30 novembre 2009

ritratto di (giovane)donna che non fuma più

lessico battilanese

i è fugastr' : si dice di un gatto, cioè il gatto è fugastro quando è selvatico, non si fa prendere

Patrizia

Gentile Patrizia
apprendo dai giornali che in questi giorni è uscito un suo libro di memorie, dal titolo "Gradisca Presidente", del resto l'occasione di finire nelle strenne natalizie non è da perdere, anche se così, su due piedi, personalmente io già non saprei proprio a chi regalare un libro del genere, cioè proprio non conosco nessuno, per quanto mi sforzi che potrebbe gradire il suo libro più di uno spremiagrumi o di un esfoliante ai sali del Mar Morto.
Forse mi sbaglio, ma credo che le sue memorie siano di una noia mortale: m'immagino la fatica della giornalista che l'hai aiutata nella stesura a dover cercare qualcosa di picaresco, di interessante nei suoi ricordi giovanili. Mi figuro la retorica, i buoni sentimenti, la predestinazione, i vaticini..tutto quando fin dalla sua più tenera infanzia intessuto dal filo conduttore che dovrebbe rendere interessante una donna come lei, non in quanto Patrizia, che sarebbe giusto , ma come "la escort" di Berlusconi.

E poi quel titolo! Una citazione da Fellini, senza alcuna vergogna!
Un po'di fantasia! Che ne so io avrei intitolato quel libro allusivamente "Aspettami nel letto di Putin". Oppure volendo essere più hard " Quattro colpi con Silvio prima di andare a dormire", ma ci sarebbe anche un raffinato"La vestaglia del presidente". Ecco vede in mezzo minuto le ho suggerito 3 titoli pure gratis, faccia un po'lei la prossima volta che decide di scrivere qualcosa.
Sia chiaro io non ho in antipatia le donne come lei, anzi le riconosco il merito, alla sua età (42? 43?) di avere sbaragliato una concorrenza giovane e di sicuro più agguerrita. Certo mi fa ridere che una che fa un mestiere così remunerativo, poi giri con un auto che è poco più di un'utilitaria.
Voglio dire io sono una paperina del pubblico impiego e giro su una Panda Dynamic (con il tettuccio), ma io sono un B1, sono l'ultima ruota del carro del ministero e la persona più vip che incontro,al massimo è un direttore amministrativo.
Lei Patrizia che gira su una macchinina da 10.000 euro! Ma se io andassi a cena con Berlusconi come minimo pretenderei di girare su una...una...va beh. Se hai una macchina che costa 10.000 euro secondo me non sei credibile come escort da 2.000 euro a seduta.
Lo confessi Patrizia! Il suo listino prezzi è solo per propaganda, per tenere alte le sue quotazioni, vero?
Di questi tempi, con le fabbriche che chiudono, con il ricorso smodato alla cassa integrazione, quanti ne trova che pagano 1.000 euro solo per portarla a cena, come se fosse già un privilegio che lei fa a un uomo. Oltretutto fosse una merce rara la sua, ma mi sembra piuttosto inflazionata, anzi, in tempi di trans, pure fuori moda.
Ma poi lei manca della dote fondamentale per chi esercita un mestiere come il suo: la discrezione. Ci deve essere un'etica professionale per chiunque e se eserciti il mestiere più antico del mondo, devi per forza tenere la bocca chiusa. E invece lei si è messa a spifferarlo in giro, mossa di sicuro dai soldi, ma forse anche dalla rabbia di una donna che è stata delusa. Secondo me lei si era un po'infatuata di Silvio, poi si è resa conto che tanta gentilezza, tante premure, erano finalizzate solo ad una o due notti di sesso, che così a occhio e croce, assimilerei a una ginnastica riabilitativa per la terza età.
Non mi dica che le è piaciuto perché non ci credo! Però c'era anche in ballo la possibilità di sbloccare le pratiche per realizzare un residence...mi viene in mente che io ho un terreno in Battilana, dove litighiamo tra parenti e confinanti per mezzo di avvocati da almeno tre generazioni, oh, mai che ci fosse venuta in mente una scorciatoia, una soluzione così banale!
A parte che mi viene da ridere al pensiero che se tutti o tutte cercassimo vie di letto per essere agevolati nelle pratiche edilizie , gli uffici tecnici dei Comuni si trasformerebbero in immensi casini, gli studi dei geometri sarebbero dei set da fare invidia a quelli di Tinto Brass e i magazzini edili diventerebbero dei sexy shop...bah...
Mi dia retta, gentile Patrizia, inizi con il tagliarsi un po'i capelli che alla sua età non stanno bene così lunghi. Nel suo caso poi l'effetto chiome sparse stile "Maddalena pentita" è oltre modo di cattivo gusto. Dunque si tagli un po'i capelli oppure se li leghi in una bella coda di cavallo, come faceva da ragazzina, prima che gli auguri italici le preannunciassero un avvenire da special guest. Quindi indossi un paio di jeans che siano sobri e una maglioncino della Benetton di quelli che usano ora, con quei colori a pastello che stanno bene alle giovani donne della nostra età, piantandola una volta per tutte di farsi fare le foto in reggicalze e guepiere.In quest'epoca di calendari al silicone non ingrifano più nessuno e anzi se io fossi un uomo sinceramente mi scoccerebbe essere sempre stimolato sessualmente, ogni tanto sentirei anche la necessità di lavorare o vedermi una partita senza distrazioni. E poi gli uomini che hanno bisogno che la donna si ammanti di extention di pizzo per essere sedotti, secondo me, sono quelli un po' deficienti, etimologicamente parlando.
Quindi lei, Patrizia, cerchi di diventare sobria, la sua bellezza risalterà comunque, ma avrà effetti più selettivi.
E poi scompaia un po'. Rifugga dalle trasmissioni arrabbiate dove ci sono quelli dei Pd che fanno dell'antiberlusconismo l'unica ragione di vita. E per carità non s'azzardi nemmeno ad andare a fare l'ospite opinionista in quelle tristi trasmissioni pomeridiane della rai, dove si discute se "è meglio un uovo oggi o un carciofo domani" , o "se l'erba del vicino se la fuma lui o me la fumo io". Per carità, una bella donna come lei in quelle trasmissioni per vecchie glorie in disarmo!
Si defili! Vada a trovare una anziana zia con cui fare pettegolezzi sul parentado. Oppure si faccia trascinare dall'amica sempliciotta in giro per mercatini natalizi. Si divertirà un mondo. Si riscoprirà autentica a se stessa.
E poi inizi a guardare con occhio diverso il barista che le spolvera di cacao il capuccino.
Faccia un bel sorriso all'impiegato delle poste, in fondo dovrebbe essere un suo coetaneo, no?
E sia gentile quando incontra quel suo timidissimo compagno delle medie che oggi è diventato un affermato geometra: e se fosse proprio lui l'uomo, di più il compagno, con cui realizzare l'agognato residence? Glielo auguro di tutto cuore.
Un uomo che si prenda cura di lei, dopo uomini che ne hanno approfittato.
Il tempo passato si rimedia e mi creda, mai come in questo caso, (nel suo caso!) vale il motto (bonario, eh?) di mia zia di Battilana "tanto una donna prima o poi un gonzo che la sposa lo trova sempre !".

30 novembre Sant'Andrea

Per Sant'Andrea, ‘r fredu i monta ‘n carea
Per Sant'Andrea il freddo sale sulla seggiola, cioè aumenta
proverbio sarzanese

29 novembre 2009

specialmente viole




contaminazioni (sottotitolo: lasciami sognare come Alice!)

...talee in corso...per lo più rose. Il segreto per fare le talee consiste nel recitare la formula apotropaica "speriamochemipigli". Per me funziona.


forse ho troppe piante, troppi fiori e non riesco ad apprezzarli tutti: per esempio questa cuphea che è da fine agosto che porta i fiori e io non ho mai tempo per passare di qua e rendermene conto. Ma sopravviverà all'inverno?




..ehm...cara Margo Koster , t'informo che è autunno inoltrato! e tu ti ostini a fiorire!


anche ai nastruzi non dispiace affatto questo clima incerto. E così spuntano da soli. Come funghi...


Come funghi?! e questi? signori funghi, ma come vi permettete di spuntare qua? questo è un giardino, non è un bosco!




ma questo mi sembra proprio un bosco?! ma dovè finito il mio giardino?!

28 novembre 2009

libero mercato

Io capisco. Capisco tutto.
Capisco che siete stanche e che manca poco più di un'ora al termine di una settimana di lavoro.
Capisco, perché sovente la mia settimana spesso non si conclude il sabato, ma comprende volentieri anche la domenica.
Capisco. Ed è per questo che quando vengo nel vostro negozio e ho con me la mia cagnolina, non entro e mi faccio servire restando fuori.
Se voglio un cespo di lattuga, lattuga sia! non sono una di quelle che pretendono di definirne con esattezza il peso, il numero di foglie, l'origine, il codice fiscale di suddetta lattuga.
A me va bene quello che mi date.
Anche adesso che vi vedo cogliermi con un'occhiata di sbieco, mentre arrivo in bici innanzi al vostro negozio. Vestita e truccata di tutto punto. No, non vado a ballare, vado a lavorare tra poco.
Perché lavoro anch'io con il pubblico e mi da fastidio quella falsa cortesia, quel ripetere ogni mia richiesta : un cespo di lattuga. "Un cespo di lattuga?"
"Poi vorrei un po'di radicchio" e guardo verso la cassettina dov'è contenuto.
"Rosso?" "si" le rispondo: non vedo altro radicchio innanzi. Esiste per caso del radicchio blu?
"Poi mi servono due limoni". E quella ripete "due limoni" come dire "solo due limoni".
Già non mi devo fare una limonata.
Ci devo condire l'insalata.
Capisco, sono pochi "solo"due limoni e per questo mi sento il dovere di giustificare quella mia micragnosa richiesta.
"Di solito li prendo dall'albero, ma adesso è troppo buio per riconoscere quelli maturi".
Annuisce senza guardarmi. Io invece mi sento attratta da un cilindro contenente delle castagne secche , ma ci rinuncio.
Pago con 10 euro, perché non ho spiccioli, tuttavia li cerco.
"Fa niente". E'mi rifila una banconota da 5 che ha visto stagioni migliori. Ma ne ha viste proprio molte.
Capisco. Ed è per questo che la prossima volta mi cercherò un'altra verduraia.

Ludi Plebei (come sopravvivere a Novembre) anno 2009

1)dopo aver subito varie evoluzioni tricologiche, cioè essere passata da un lungo giovanile stile sexy-prolelatrio, a corto simil Sinead O'Connor, a un medio taglio dal basso profilo ministeriale e aver testato l'estro dei parrucchieri di mezza Provincia,decidere di farsi definitivamente cresce i capelli.

2)adoperare un eyeliner turchese glitterato della MAC e pensare all'effetto che fa.

3)approfittare di una bella giornata di sole per allungare la passeggiata quotidiana in compagnia della mia cagnolina ed arrivare fino al frantoio. Là sedermi su un muretto ad inalare nel sole il profumo di olio e di pasta d'olive.

4)pensare che tra poco meno di un mese le giornate torneranno ad allungarsi

5)pensare che a maggio fioriranno tutte le rose che ho messo a dimora in quest'autunno

26 novembre 2009

I punti MIGLIA per far volare i cani randagi della Romania verso la felicità

Copio & incollo da STD da Save The Dogs l'associazione che mi ha donato la mia piccola meravigliosa APUA


Quattro viaggi a settimana: è questo il ritmo con cui, dallo scorso mese di settembre, STD sta organizzando (direttamente e con i propri partners) i voli dei cani provenienti dai nostri rifugi in Romania. La chiusura di Calarasi (peraltro non ancora completata: gli ultimi cani partiranno o verranno trasferiti a Medgidia entro il 5 dicembre), ci ha costretto ad intensificare i viaggi, compiendo un imponente sforzo logistico e organizzativo, oltre che economico. Nonostante i numerosi biglietti dei cani donati con generosità dai nostri sostenitori, abbiamo però terminato le Miglia Alitalia e quelle del programma Miles and More di Lufthansa. Con i punti accumulati sulle carte dei nostri sostenitori è infatti possibile far viaggiare a costo ridotto i volontari, con notevole risparmio di STD, che può impiegare quei fondi per altri scopi e accelerare le partenze.
Ricordiamo inoltre che potete convertire i punti della Fidaty Card Esselunga in punti Mille Miglia:
3.500 Punti Fidaty = 5.000 Miglia Alitalia
7.000 Punti Fidaty = 10.000 Miglia Alitalia
10.500 Punti Fidaty = 15.000 Miglia Alitalia
14.000 Punti Fidaty = 20.000 Miglia Alitalia

e così via, in blocchi da 3500 punti. In questo caso è possibile trasferire 5.000 miglia alla volta su una carta Mille Miglia che STD provvederà ad indicarvi.
Chiunque desidera donare le proprie Miglia (almeno 10.000 per Alitalia, 30.000 per Lufthansa), può inviare una mail a volontariato@savethedogs.it per ricevere assistenza.
Per promuovere la campagna “Metti le miglia sotto l’albero” su Facebook, visitate il gruppo dedicato all’iniziativa.

...de gustibus...

mai senza....caffè
adoro mangiare....la pizza
e bere...la coca cola light
e deliziarmi di...cornetto algida alla panna. Però solo d'estate.
oggetto preferito...c'è bisogno di dirlo?le forbici da giardinaggio! però non disdegno nemmeno il piegaciglia!
nutro una passione smisurata....per qualsivoglia rosa, ma in modo precipuo per le rose gialle.
Nume tutelare....Vladimir Luxuria: la adoro e sono stata felicissima che il 16 luglio 2009 a.D. lei è venuta dove lavoro e io praticamente l'ho sequestrata.
Il mio personaggio preferito dei fumetti...da sempre Paperoga!
vorrei scrivere....la sceneggiatura per un film generazionale.
la mia colonna sonora da quasi 20 anni a questa parte è ....il Liga!. Poi noi donne liguri apuane abbiamo un po'il mito del reggiano...
ma la mia canzone preferita in assoluto è Azzurro di Adriano Celentano.
la mia poesia è....La casa dei doganieri, of course!
se potessi cambiare fisicamente vorrei diventare...ora una in queste circostanze dovrebbe orgogliosamente affermare: no, io mi piaccio così ed è vero Anzi, ho la sindrome dell' ape regina.Però se un genio della lampada mi costringesse proprio a diventare come Monica Bellucci, forse sarei scema a non approfittare, no?

24 novembre 2009

...a proposito del crocifisso...


Questa a Sarzana chiamiamo la crosa.
Se turba la sensibilità di qualcuno, potremmo sostituirla con un bel carciofo.
Oppure con una lattina di coca cola.
O eventualmente con un bel Nulla Cosmico.

epigrafico sarzanese

Quest'epigrafe, sormontata da una croce, segna il luogo in cui s'incontrarono San Francesco "tutto amore" e San Domenico "tutto luce". (cliccandoci sopra, l'immagine s'ingrandisce)

Non se ne avrà male San Domenico,ma San Francesco ha ottenuto maggior fortuna da queste parti. Non credo che i Santi soffrano l'indivia!



In piazza Giacomo Matteotti :l'omaggio a una vittima del fascismo di ieri


e una vittima del fascismo di oggi: Davide Capolicchio, ucciso poco più che ventenne nella strage dei Georgofili


quest'epigrafe affissa sulla facciata del palazzo comunale di Sarzana recita:
ORMA DI DANTE NON SI CANCELLA

No, non si cancella ed è una di quelle emozioni che rendono la vita degna di essere vissuta.

20 novembre 2009

Dialogo tra una femmina giardinicola e un giardiniere

la scena si svolge nel cortile di un prestigioso palazzo genovese: una splendida balconata di sole, dove in un giardino dallo stile incerto, spiccano aiuole di rose rosse.

Lei, la femmina giardinicola, sono giorni che tiene d'occhio quelle rose sevillane: e pensa che tutto sommato non sono male, anzi ne vorrebbe fare un paio di talee. Si è pure portata appresso le forbici allo scopo.
Se non che di colpo si materializza nei pressi delle rose, proprio lui, il giardiniere! Anzi i giardinieri! Sono due.
Lei aveva già preso informazioni in giro tra gli uffici "ma sono giardinieri o operai del verde?". Scettica. Questa gente di città non sa distinguere i professionisti del settore!
E dunque lei gli si para innanzi: "Cosa fate? Ma le potate?" e si riferisce ovviamente alle rose agognate "SI!" risponde quello più alto.
"Ma come! le potate ora?" Come dire, ma vi rendete conto del vostro livello di crudeltà e incompetenza?
Come parlare ai muli, ma non demorde e incalza il più propenso dei due: " Ma con cosa le potate?"
E lui apre il polso e fa vedere la forbice.
"Ah...temevo che le potaste con il decespugliatore, si che queste sono sevillane...però ora non va bene potarle, vengono sollecitate a emettere nuova vegetazione e se poi viene il freddo, se nevica..."
E quello ribatte "siamo a Genova, qua non soffrono il freddo, se nevica dura un giorno..."

"Mi dai una talea?" .
E lui taglia due bei rami con le rose rosse: "No, ma non devi tagliare quei rami lì!" esclama la femmina giardinicola e lui dal canto suo ribatte "ma tanto in questo periodo non ti prendono le talee?"
"Come non mi vengono le talee?! Io sono bravissima a fare le talee!" Ma che scherziamo?!
"Ma queste hanno avuto il fiore non ti vengono?"
"Ma come non mi vengono?! " come dire "ma sei scemo?"
"Queste hanno portato il fiore e ruba a loro energia".
"no, guarda, a me le talee vengono sempre e poi anche quelle estive le faccio dai rami sfioriti. Io sono bravissima, se non ci credi tra un anno torno qua e te le faccio vedere se non ci credi che mi hanno radicato!".
E lui dice rassegnato "va bene".
Poi lei indaga nel folto di rose e gli suggerisce "taglia lì! vedi che lì c'è secco?!" e aggiunge "io ho fatto il corso da Barni! Si ma sapevo già potare, eh? non è che ne avessi bisogno...." e pensa "figurati se 'sto qua sa chi è Barni".
"Ci vuoi rubare il mestiere?" ridacchia lui...
"Ma dove hai studiato?" lo arringa la femmina giardinicola come dire, mo ti ho beccato che sei un avventizio e non un professionista!
"ho fatto Agraria".
"Ah..Agraria...ma tu non hai fatto la scuola del Parco di Monza?!"...come dire "che razza di giardiniere sei se non hai fatto la scuola del Parco di Monza?!
A quel punto il tipo inizia a spazientirsi, e lei invece, la femmina giardinicola è un po'delusa che costui non le tributi le dovute attenzioni, bene inteso, attenzioni giardinicole e preferisca continuare a potare le rose, così gira sui tacchi e se ne va pensando tra se e se che certe persone sono proprio ingrate : gli offri un'occasione formativa estemporanea e non sanno apprezzarla.
E dunque reggendo trionfalmente i due rami di rose , fa ritorno dalle sue colleghe, le quali, in quattro o cinque, alle vista dei suddetti bei fiori rossi, si alzano immediatamente dalle loro scrivanie,lasciano la stanza e corrono nel cortile alla volta del (povero) giardiniere per farsi fare lo stesso regalo.

(info Come-faccio-le-talee di rosa)

Lamento di Arianna di F. Nietzsche

Chi mi riscalda, chi mi ama ancora?
Date mani ardenti,
date bracieri per il cuore!
Giù prostrata, inorridita,
quasi una moribonda cui si scaldano i piedi,
sconvolta da febbri ignote,
tremante per gelidi dardi pungenti, glaciali,
incalzata da te, pensiero!
Innominabile! Velato! Orrendo!
Tu cacciatore dietro le nubi!
Fulminata a terra da te,
occhio beffardo che dall'oscuro mi guardi!
Eccomi distesa,
mi piego, mi dibatto tormentata
da tutte le torture,
colpita da te crudelissimo cacciatore,
sconosciuto - dio...
Colpisci più in fondo!
Colpisci una volta ancora!
Trafiggi, infrangi questo cuore!
A che questa tortura
con frecce spuntate?
Perché guardi di nuovo
insoddisfatto da questo tormento,
con divini occhi lampeggianti?
Non vuoi uccidere,
torturare solo torturare?
A che - torturarmi,
tu malvagio dio sconosciuto?
Ah! Ah!
Ti avvicini furtivo
proprio in questa mezzanotte?
Che vuoi?
Parla!
Mi stringi, mi opprimi,
ah! troppo vicino!
mi ascolti respirare,
il tuo orecchio spia il mio cuore,
o geloso
-ma di che geloso?
Via, via!
perché la scala?
vuoi salire sin dentro, nel cuore,
nei miei più segreti
pensieri salire?
Svergognato! Ladro!
Che speri di rubare?
Che speri di scoprire spiando?
tu - dio carnefice!
Oppure devo, come il cane,
dinanzi a te adagiarmi?
Devota, rapita fuori di me
prostrarmi- amore?
E' inutile!
Trafiggi ancora,
spina crudelissima!
Non sono un cane - solo la tua preda,
crudelissimo cacciatore!
La più superba tua prigioniera,
tu, rapitore dietro le nubi...
Parla infine!
Tu velato dal fulmine! Parla!
Che vuoi, predone, da me?
Come?
Prezzo di riscatto?
Quanto vuoi per riscattarmi?
Chiedi molto - consiglia il mio orgoglio,
e parla poco - consiglia l'altro orgoglio!
Ah! Ah!
Me - vuoi me?
me - tutta...
Ah! Ah!
E mi torturi, folle che sei,
distruggi il mio orgoglio?
Dà amore a me - chi mi scalda ancora?
dà mani ardenti,
dà bracieri al cuore,
dà a me, la più solitaria,
cui ghiaccio, ah! sette strati di ghiaccio
a bramare nemici insegnano,
persino nemici,
dà a me - te,
nemico crudelissimo,
anzi arrenditi a me!...
E' andato!
Ecco anche lui fuggì,
il mio unico compagno,
il mio grande nemico,
il mio sconosciuto,
il mio dio carnefice!
No!
torna indietro!
Con tutte le tue torture!
Tutte le lacrime mie
corrono a te
e l'ultima fiamma del mio cuore
s'accende per te.
Oh, torna indietro,
mio dio sconosciuto! dolore mio!
felicità mia ultima...

Un lampo e Dioniso si manifesta con una bellezza smeraldina
Dioniso:
"Sii saggia Arianna!
Hai piccole orecchie, hai le mie orecchie:
metti là dentro una saggia parola! -
Non ci si deve prima odiare, se ci si vuole amare?...
Io sono il tuo Labirinto..."

14 novembre 2009

Ahi, Velasquez, fino a quando inventeremo
un nido di rose ai piedi dell'arcobaleno
e tante stelle, tante nelle notti chiare
per questo mondo, questo mondo da cambiare?

13 novembre 2009

15 NOVEMBRE 2009; GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA

Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

ogni anno nel nostro Paese muoiono 7000 persone a causa degli incidenti stradali,troppe volte, oltra alla tragedia, le loro famiglie devono subire anche l'onta dell'ingiustizia di un sistema che accetta queste morti come inevitabili.

in_forma_giovani

Premesso: io amo i computer. Li considerò un'invenzione straordinaria, al pari della macchinetta da fare il caffé e della lavatrice.
Bene inteso, in capo al mondo, se proprio dovessi scegliere, porterei solo la macchinetta da caffé. Quella normale. La moka insomma.
Allo stato attuale vivo invece munita di instancabile lavatrice (perché non mi si rompa, pronuncio formule apotropaiche, mentre la carico), con la macchinetta da caffé e con un numero imprecisato di strumenti informatici, che lui, l'amato bene, mi porta in casa. So che frequenta dei luoghi settari, in primis il negozio di computer di un nostro amico, dove bazzicano altri fissati come lui, però non mi spaventano queste assidue frequentazioni, dato che di solito in queste odierne botteghe socratiche, si reca portandosi appresso anche la nostra volpina.
Conoscevo questa sua passione ancor prima di sposarlo, del resto, tra di noi, galeotto fu un modem che lui venne ad istallarmi.
Io con il mezzo ho un rapporto più rude, ho preso qualche attestato secoli fa, però ho sempre un po'di curiosità e ogni tanto unitamente a Cosmopolitan e a Gardenia ci scappa anche qualche pubblicazione informatica.
Più che è altro è una questione di fiducia, sono strumenti che abbiamo a disposizione per migliorarci (?!) la vita. Non mordono!
Certo non ci nasci con la scienza infusa. Come con le talee di rose, un po'ti devi sbattere, non è che impari subito.
Solo che per le talee non ti certifica nessuno, invece tutti hanno sentito parlare della patente europea del computer, no? Tutti!
A me non interessava molto, però se fosse una cosa che si può fare, perché non provarci?
E così stamani mentre cammino spedita sotto la pioggia, vedo uno sportello INFORMAGIOVANI e mi viene in mente di entrarci. Sono passati almeno 15 anni dall'ultima volta che ho messo piedi in un INFORMAGIOVANI.
Entro e vedo due scrivanie e due impiegati. Un ragazzo e una ragazza sui 26, 27 anni.
E faccio la domanda fatidica, cioè se mi indicano un ente autorizzato a certificare la patente europea del computer.
Cioè non gli ho chiesto come fare a diventare cavaliere della tavola rotonda o dove posso imparare lo scivaismo tantrico di stile dionisiaco.
Panico.
Il meno terrorizzato dei due o forse il più gentile si alza in piedi e mi porta davanti a un pannello dove c'è il nome di una scuola privata di informatica. "Potresti chiedere a loro..."azzarda.
No,non ci siamo capiti. E da quel dì che le ho apprese certe cose, volevo certificarle. Mi sembra chiaro che una scuola privata s'impiccerà dei suoi allievi a pagamento. Che gli frega di me? Per questo mi sono rivolta ad un INFORMAGIOVANI, cioè una struttura pubblica.
E lui rimarca con la scuola privata "ma magari sanno dirti come fare...".
Non è che gli viene in mente di chiamare qualcuno. Di fare una telefonata in Provincia o dove cavolo ci sia qualcuno che sia più INFORMATO di lui. No!
In palese imbarazzo il giovanotto mi dice "Non ci è mai capitata una richiesta del genere". Quasi che fosse colpa mia.

Arrivo a casa e racconto un po'divertita un po' amareggiata a mio marito la disavventura in cui sono incappata con lo sportello INFORMAGIOVANI e lui, la mia metà ricara amorevolmente la dose "si vede che hanno capito che non sei giovane!"

12 novembre 2009

...con il favore delle tenebre...

...l'idea mi è comparsa, a guisa di sogno, certe notti in cui tardavo ad addormentarmi, indugiando con il pensiero sui rami di una Dorothy Perkins che si protendono dal giardino di una casa abbandonata. (Tutti hanno quella rosa, perché io non ce l'ho!?) Oppure quel pensiero mi si parava certe mattine, mentre in auto accettavo paziente la fila di macchine innanzi alla scuola. Con le belle vigilesse impegnate a insegnare l'educazione stradale ai bambini e i loro genitori che si ripiombavano nel traffico dopo averli lasciati davanti a scuola, a dare insegnamenti pratici in senso opposto.
E io lì, nella fila delle auto. Colpita, anzi no, quasi baciata da un raggio di sole che filtra dal parabrezza, un'occhiata allo specchietto "si, il rossetto è ok!", e un'altra all'aiuola a margine della carreggiata "ah! però! le rose paesaggistiche. Ma tu guarda quanti fiori portano ancora!".
Così dopo un pisolino pomeridiano, anzi un mezzo incubo in cui ho sognato che il mio luogo di lavoro si riempiva di direttori amministrativi ( così imparo ad abbondare con l'aglio!), mi alzo e decido che devo andare a fare un giro con Apua per accelerare il mio metabolismo di ex fumatrice e per schiodare dalla sua pigronite acuta la mia meravigliosa randagetta.
Ma nonostante il rimbambimento post pennica pomeridiana ho un guizzo e esco di casa con Apua a piedi, alla volta del centro città. Con indosso una vecchia tuta nera, un giubbotto nero, un cappello nero (c'è bisogno di dirlo?): sono irriconoscibile, almeno spero. Lo scopo è questo.
Con un paio di forbici da giardinaggio e un sacchettino di plastica, ci sono tante rose che mi aspettano:
ladra di talee!!!

INFO COME FACCIO LE TALEE DI ROSA

11 novembre 2009

da un post della Ele...

ovvero: riflessione storico sociologica sulle mutande da donna.
La Ele ha senza dubbio ragione: quelle con i pizzi belli costano un accidente, quelle che costano un po'meno, fanno l'effetto sgradevole che la Ele definisce mirabilmente come "escort di seconda scelta".
L'intimo femminile, quello un po'impegnativo per intenderci, fu sdoganto nelle vetrine della nostra realtà di provincia, all'inizio degli anni '80, cioè quando la Ele ed io facevamo il ginnasio. (Gli odiosi anni del ginnasio! Siamo sopravvissute in quanto eravamo giovani e forti e anche un po'gonze. Magari proprio giovanissime non lo siamo più, di sicuro restiamo un po'gonze, ma siamo indubbiamente forti!n.d.r.)
Prima d'allora quel genere di biancheria intima, quella riservata a un certo tipo di donne, che ovviamente non appartenevano al circondario delle nostre mamme-zie-etc. dove la potevi vedere? Nei cataloghi di vendita per corrispondenza, cioè i vari Vestro, Postal Market, Euronova etc. quelli che per intenderci hanno alimentato la fantasia di almeno tre generazioni di maschi e fatto ghignare di nascosto noi ragazzine innanzi a quei baby doll trasparenti di velo nero, quelle sontuose guêpière indossate da belle ragazzone tutta-salute e quelle mutandine ine, talmente minuscole che avevano l'unica funzione evidente di essere indossate per ...insomma per essere al più presto sfilate!
Insomma di questo fatto curioso ne ho già parlato: anche una donna d'altri tempi come la mia nonna Elia (colei a cui devo i geni del giardinaggio ,dell'uncinetto e quelli di Antigone n.d.r. ) si fece tentare dagli acquisti via catalogo. All'epoca lei era una donna un po'corpulenta, intorno ai 70 anni e pensò bene di aggiungere all'ordine di Vestro, tra una rotella per fare i ravioli e un nuovo cestino per i ferri, anche una bella panciera.
E fu così che il pacco di Vestro le fu recapitato dalla nostra brava postina: parliamo di circa 30 anni fa e quando in una casa di gente normale arrivava il pacco dell'ordine a distanza era davvero un po' una festa, come cantava la pubblicità...(com'eravamo tutti più ingenui, cioè migliori!)
E così mia nonna apre il pacco e ci trova tra le tante cose, un pacchettino strano e esclama a mia mamma "Uh! i m'han mandà 'l argalo" Cioè credeva che le avessero spedito un omaggio e invece si trattava di un minuscono perizomino nero! Una roba che nelle "nostre" case non si era mai vista! E scarta, e scarta il pacco di Vestro la mia nonna "Uh! e 'ndov'al'è la mi pancera?!".
C'era evidentemente stato uno scambio di biancheria intima. Un intreccio momentaneo di esistenze.
Chissà la delusione di colei che aspettava il suo perizoma e invece si è vista recapitare la panciera di mia nonna.

04 novembre 2009

I miei quasi 40 anni

Ho compiuto 39 anni. Volevo regalarmi un siero/viso di Guerlain che fa miracoli e costa una tombola, però ho pensato che al momento ancora non mi serve.
E ho preferito regalarmi 4 cosine della Passionata.

E in ogni caso, come sostiene Guccini:
"Ci vuole scienza, ci vuole costanza, ad invecchiare senza maturità".

01 novembre 2009

Ci prepariamo al freddo

una certa cautela giardinicola è d'obbligo dopo che un anno c'è stata una gelata ai primi di novembre...
complessivamente la transumanza invernale non mi esalta anche perché anno dopo anno aumenta il numero di piante che devo ricoverare al riparo dal freddo, ma ormai ci sono e tocca governarle!






Beh, l'autunno è anche una dimensione della vita. Avevo un gattino che era un amore e adesso non c'è più. Mi ritrovo questo vecchio micio, ferito. Ma con me avrai il tuo autunno pieno di coccole e pappa, caro gattone!