30 giugno 2010

Riccio



Beh, a un certo punto ci separeremo. Tu prenderai la strada dell'uliveto o della legnaia per andare incontro ai tuoi simili.
In generale non sei stato fortunato: piccolo, solo, ferito.
Nel particolare di questi giorni che stiamo vivendo insieme, di questo amore che va oltre le differenze della specie, direi invece che ti è andata bene e ogni tanto forse, nella tua mente di riccio, ti ricorderai di questa fase di vita, molto mammifera, quasi marsupiale.
Poi l'istinto ti dirà tutto quello che devi sapere.

(foto della Fle)

28 giugno 2010

Temistocle. (II)

La tregua sta per scadere. Invano si sono prodigati gli emissari nello scongiurare la guerra imminente. Sorrido dei loro scaltri traffici. Sorrido dei loro sorrisi diplomatici. Sorrido, ma sono Temistocle , la mia fiamma arde intensa, io non perdono.
E tu sei bella, come una dea. Quasi una dea o forse del tutto divina. E quando ti vedo arrivare non so più se ardo per la guerra imminente o per il desiderio di te.
Anche tu sorridi, ma di gioia leggera quando mi arrivi innanzi stringendoti le mani al petto, come a proteggere qualcosa: mi guardi e poi abbassi gli occhi e io scorgo nell'incavo dei tuoi seni, un piccolo riccio.
"Non ti punge?" "Certo che no!", mi rispondi, tu che rendi morbido anche un animale pieno di spine con la tua dolcezza!
Sono Temistocle, devo prepararmi alla guerra, ma adesso vorrei essere come quel cucciolo di riccio e trovare ospitalità e conforto rannicchiato nell'incavo dei tuoi seni.
E le asperità sono lontane. Gli intrighi degli uomini, le promesse degli alleati, le richieste continue di quanti si aspettano che io capovolga le loro sorti: tutto quanto sembra perdere consistenza, si livella in un tempo remoto, indefinito.
Un pensiero, un rimprovero mi grida nella mente" Dov'è tutta l'urgenza?!", perchè ogni fibra più profonda del mio essere sa che l'unica irresistibile urgenza, è quella di amarti ora. E poi amarti ancora.
Avevo idea di tagliarmi i capelli, perchè la guerra vuole un aspetto virile, ma ora che mi dici che ti piace che i miei riccioli si scompiglino sul tuo seno, come a farti una lieve carezza, non me li taglierò più.
Ad un tratto un rumore: sobbalzo! E getto un occhio alla spada, che ho lasciato riversa a terra in mezzo ai vestiti che mi hai tolto. "Sssssss!" e poi l'indice sulle tue labbra "Non c'è nessun pericolo! Riponi le istanze di Marte! Il rumore che hai sentito è il passo della mia vecchia nutrice!Si alza sempre a quest'ora! lei non può vedere, lei non può sentire, eppure nel suo buio, nel suo silenzio, riesce a prendersi cura di tutti qua, all'Isola di Venere".
Mi alzo in piedi, nudo nella stanza e innanzi a te e mi accosto alla finestra, per vedere, nell'ultimo buio prima dell'alba, la vecchia nutrice, che non vede,che non sente, e dunque può attingere direttamente a ciò che è Assoluto, per trarne alimento, per renderti così bella.
Ritorno a giacerti accanto, ma ho timore di quei passi lenti innanzi alla tua porta.
"Ha lasciato qualcosa davanti alla tua porta!?"
"Sono i dolcetti che ha preparato per me! Da quando sono bambina lei non manca mai, tutte le notti, di portarmi dei dolci, perchè io li trovi al mio risveglio."
Raggiungi la porta e la apri piano, perchè non sentano le ancelle e in un attimo mi sei di nuovo accanto, nuda, mentre reggi un canestro pieno di dolcetti. Me ne allunghi uno, a forma di noce, ripieno di miele.
Com'è lontana la guerra! Anche se sono Temistocle, se sono il migliore e tutti si aspettano quella che agli uni parrà Giustizia, e agli altri sembrerà invece crudele Vendetta.
Com'è lontana la guerra, da questa stanza, dal tuo profumo,dal sapore della tua pelle, mescolato a quello del miele!
Tu pensa gli uomini, che già m'invidiano perchè sono il migliore, tu pensa quanto m'invidierebbero se sapessero di te!
Del tuo privilegio. Dell'ultima ora di buio, per amarti, prima che venga il mattino.
Temistocle.

27 giugno 2010

Cronache sarzanesi

La mia tradizionale festa di fine giugno è stata BELLISSIMA!
Mi è costa un po'di fatica, soprattutto in un momento in cui dovrei essere concentrata solo sullo studio, ma sono felice.
Abbiamo lavorato tanto per prepararla!
Questa festa è una cosa che regalo a me stessa e ai miei amici, che si incontrano, si rincontrano e oppure si conoscono nell'aia di casa nostra.
Come tutti gli anni c'era tanto buon vino, anche se i fanti non sono più quelli di una volta, e bevono di meno e soprattutto, come tutti gli anni, anzi di più, c'era una percentuale di belle donne al mq, che manco in finale a Miss Italia!
Ah...mai perdere le occasioni per stare bene insieme!

I 30 anni di Ustica

Prendo spunto da questo post nel blog di Franz, che tra gli altri segnala questo interessante rimando a una notte di dolore lunga 30 anni.

Prassi di vita e giardinaggio.



Come dice il proverbio "lega l'asino dove vuole il padrone", ma NON LEGARE L'ASINA vicino a un vaso di gerbere!!!.

Foto: asina Rosita

25 giugno 2010

COMUNICAZIONE di SERVIZIO_ la festa nell'aia!

MANCA UN GIORNO ALLA MIA MEGA FESTA DI FINE GIUGNO, giunta quest'anno alla sua quinta edizione.
Com'è noto la festa si terrà nel giardino e nell'aia di casa.
Ospite della serata il bravissimo , bellissimo e altissimo cantautore Mirco Grisolia!
Siamo in attesa della delegazione elvetica, cioè della Fle!
ìèèèèèèèèèèèèèèèè!

24 giugno 2010

Le responsabilità

Lippi ha detto che si assume tutte le responsabilità della sconfitta odierna dell'Italia calcistica.
A posteriori mi va bene, anzi lo stimo. E'un' eccezione.

Di solito chi dice "mi assumo io tutte le responsabilità" è proprio colui chi sa in anticipo che non gli verrà presentato alcun conto.
Chi è consapevole, che pur in conseguenza di un suo sbaglio, di un'azione illegale, comunque di comportamento disdicevole, non pagherà un accidente e la farà franca.
Essere i più forti, non vuol dire essere giusti.
Anzi essere forti, quando si è disonesti, vuol dire essere vigliacchi.

23 giugno 2010

le api del Mauri

Più o meno il miele lo mangiamo tutti. Ci è stato insegnato che fa anche bene.
Sulle api ci vengono dette tante cose: più spesso ci sentiamo dire che c'è una moria in corso, dalle cause ancora misteriose.
Trovo dunque importante segnalare questo interessantissimo articolo del Mauri, sulle api e sul miele.
Vi raccomando la lettura, perchè oltre a mangiare il miele, è importante che ci ricordiamo anche di mangiare sempre la foglia!

Meravigliosa creatura!

La tengo per la manina mentre avanziamo lungo la strada: stiamo facendo una passeggiata pomeridiana, sbirciando e commentando insieme i fiori i gatti che fanno capolino dai giardini altrui.
Tre anni lei, bellissima e furbissima, e io penso a tratti che con questo bel caschetto nero potrebbe essere la mia bimba.
Ed è così che mi dice " Facciamo che mi compri il gelato, ma non lo diciamo alla mamma?!"

21 giugno 2010

Il paese dei gatti neri by Mirco Grisolia

Oggi ho ascoltato l'ultima versione di questa canzone che amo molto e conosco da alcuni anni.
Il link non sono riuscita a farlo, ma la trovate qua, sulla parte destra dello schermo.
Ricordo che mi salì qualche lacrima la prima volta che l'ho ascoltata, nella sala prove di Mirco.
E' che all'epoca ero una giovane donna con un sogno al guinzaglio...
Lui è uno dei miei più cari amici, compagno di libri, riflessioni e sigarette fumate affacciati dal monte a specchiarci sulla valle del Magra.
E sabato sera Mirco canterà le sue bellissime canzoni alla mia rituale mega festa di fine giugno!!! ièèèèèèèè!
Evviva Mirco! Evviva la mia festa!!!!

(p.s. il paese dei gatti neri è Portovenere. Certo che gli Antichi Romani, da queste parti, tra il Porto di Venere e il Porto di Luna, ci sballavano proprio!)

19 giugno 2010

Temistocle

Mi chiamano Temistocle, perchè sono uno stratega. Ma sono anche ostracizzato. Ho sempre una guerra in corso.
"Tu sei dominato da Marte. Non va affatto bene! Devi lusingare Marte con Venere!",così mi sussurrava una vecchia maga , sorridendomi dietro al mio calice di vino rosso, con il volto appena rischiarato dall'ultima luce che l'oste ci ha lasciato accesa.
Una maga, sacerdotessa forse , non un'astrologa : non tirava in ballo le stelle, ma chiamava in causa direttamente gli dei.
Sono prigioniero di Marte, ma è anche il mio prestigio.
Ho il mio seguito, una corte di amici, ma siamo pari per grado, diversi l'uno dall'altro per virtù: però io sono Temistocle, sono quello più carico di credenziali e promesse e arrivo preparato agli eventi.
Sono venuto qua con uno scopo preciso. Ho cercato alleanze con il nostro importante ospite, sconosciuto ai più, ma non a me, che gli ero noto per la mia scomoda fama.
Prima che egli inizi a parlare alla folla mi ci siedo accanto, tutti vedranno che io lo conosco, ma il nostro non è un colloquio facile: lui non cede. Lo vedo provato, tuttavia non cede. Gli si altera la voce. Chissà se gli avevano detto del mio successo con le donne? E forse non cede, resta sulle sue posizioni e non toglie la mia condanna all'ostracismo, anche per questo, cioè perchè m'invidia. Perchè io sono Temistocle, mi muovo tra i pari, ma sono il migliore. Lo sanno tutti.
Ed è mentre gli sono seduto accanto che la vedo. Ed è bellissima.
Una bellezza che credo di aver desiderato da sempre, agognandola in modo inconsapevole anche a me stesso.
Anzi, la riconosco!
Ho sempre aspettato quel volto, quegli occhi, quelle braccia...quel collo! è la prima volta in vita mia che mi rendo conto quando può essere bello il collo di un mio simile!
Non ho più niente da dire al mio interlocutore, mi congedo da lui, attraverso l'assemblea dei miei pari e vado da lei.
Mi sincero se perdona l'inopportunità di chiederle a quale seguito sacerdotale appartiene, ma so già la risposa, non appena mi ritrovo vergato d'inchiostro color glicine il bigliettino che mi porge :ti aspetto nel quarto giorno luna, alle 3 del mattino all'isola di Venere.
Ah, la profezia della maga! Lei, la dolce amazzone, alberga nell'isola di Venere! E non poteva essere altrimenti! come ho fatto a non capirlo subito?!
Non è facile arrivarci, non conosco quell'arcipelago, ma niente al mondo potrà trattenermi di approdare all'isola di Venere, dove infatti dopo un viaggio clandestino in territori sconosciuti, arrivo stanco e in ritardo.
E'vero, sono Temistocle, sono il migliore, ma tu sei divina e per te viene tutto più facile, non per me. Attracco la mia barca nel molo che mi hai riservato e finalmente arrivo innanzi a te, emozionato dal desiderio, imbarazzato per il timore che ogni mio gesto o parola sbagliati, possano farti fuggire lontano da me.
Non penso ad altro da quando ti ho incontrata, le battaglie, l'ostracismo, la folla plaudente: niente di tutto questo m'interessa più, da che ti ho incontrata. Ho vissuto giorni distratti in attesa di questo momento ed eccomi qua innanzi a te, superba sacerdotessa d'amore, e vuoi che io mi spogli, anzi,tu stessa mi sfili i vestiti, e mi accorgo che è come un gioco il tuo, per disarmare il mio pudore.
E sono qua per te, nell'isola segreta di Venere, nel silenzio di quest'ora e mentre ti amo sento il profumo del mare e so in questo momento che non desidero niente altro dalla vita, d'ora in poi, che giacerti di nuovo accanto.
E tutto senza saziarmi mai , perchè nell'attimo che passa, dopo è di nuovo prepotente la voglia di te. Della tua pelle. Dei tuoi territori. Dei tuoi umori.
Non ho altro da dirti, se non che sei bellissima e a tratti ne sembri consapevole della tua specialità, delle tua superiorità. A momenti invece mi poni leggero un dito sulle labbra e mi sussurri che la bellezza non è tutto.
Parli poco, a differenza mia, perchè quando parli dici solo ciò che va detto, non agiti parole superbe nell'aria , come faccio io che sono Temistocle, però vorrei che invece tu mi parlassi di più, o dea, perchè è come una carezza la tua voce...

18 giugno 2010

Comunicazione di servizio.

In qualità di titolare di questo blog comunico che c'è una situazione di LAVORI in CORSO, che potrebbe pregiudicare l'andamento del blog stesso nei prossimi giorni, almeno fino alla metà di luglio.
Forse scriverò di meno, forse sarò meno presente nei blog amici, o più distratta, o forse no, comunque ci tengo a dire che è una situazione temporanea.
Come assunzione di responsabilità verso i miei studi ho iniziato quasi due anni fa un itinerario concorsuale che mi ha impegnato moltissimo e che confido giunga a termine a prescindere dai risultati effettivi (in un concorso mi hanno già bocciata! però dignitosamente...), perchè voglio riappropriarmi del mio tempo, delle mie passioni, dei miei libri, voglio dedicarmi in modo più serio ad alcune cose importanti e soprattutto voglio andare al mare con le mie amiche.
Fante preparate il costume!

non solo lumache

Io l'ho anche scritto varie volte e cioè se uno viene in questo blog a cercare come si eliminano le lumache, ha preso un granchio.
Io non lo so! Tenetevele! Mangiatevele! Qualsiasi cosa! ma qua il rimedio non lo trovate!
Anzi a me proprio sta scocciando questa storia delle lumache...

E dunque, se non solo lumache cosa?

Allora: in più di una circostanza: SIGNORE ANZIANE NUDE.
Ora pensi, una volta può capitare e va beh, ma ragazzi se continuate a venire qua a cercare SIGNORE ANZIANE NUDE, a parte che avete proprio canato in pieno, cioè io non ho ancora 40 anni e poi si vede benissimo che sembro quanto meno una ragazzina, cioè me lo dicono tutti, poi, voglio dire si vede insomma e BLA BLA, ma siete messi male davvero, eh?!

Invece ha tutta la mia stima per i suoi sani appetiti chi viene a cercare BELLE MANZE! bravo te si che ci capisci!
Eh, si vede benissimo...certo se avessi un po'più tette, ma d'altro canto sono un'intellettuale, per di più di sinistra, insomma le tette sarebbero un problema. Forse. (n.r.r. la volpe e l'uva).
Però con BELLE MANZE ci siamo! e poi si vede benissimo che è una ricerca pertinente, no?

Ecco poi ci sono quelli più impegnativi, tipo chi cerca un ALBERGO A ORE A BOCCA DI MAGRA.
Ma esistono ancora gli alberghi a ore?
Non so se è il solito utente che ogni tanto passa di qua a cercare SARA ESCORT SARZANA.
Cioè non ho capito, ma vieni qua? va bene che sono vessata da Brunetta e da Tremonti...ma voglio dire, contiamo di fare uno sciopero, siamo andati a Roma sabato scorso, insomma io nutro ancora speranze di lavorare e guadagnare onestamente...

17 giugno 2010

La femmina giardinicola è quella che...

dopo 3 giorni che piove in pieno giugno, scruta il cielo nuovoloso e pensa : "vuoi vedere che quest'umidità mi farà ammalare di cocciniglia le piante grasse?"

16 giugno 2010

13 giugno 2010

Mi ci sono volute 100.000 persone per sentirmi di nuovo a casa



Mi sono iscritta in Cgil nel 2001: quella fu la mia scelta di campo.
Per temperamento individuale e per determinazione etnica ligure apuana, mi piace stare dalla parte degli altri: dei vinti, degli sconfitti, degli oppressi.
O semplicemente posso dire che mi piace stare dalla parte della Giustizia e della Verità, ma non è detto che queste due virtù si rinvengano sempre dalla parte della mia sigla sindacale o del mio credo politico.
Sono agostiniana, dunque non sono manichea.
E dell'agostinismo amo in qualche misura anche l'elogio della fragilità umana.
Della Cgil invece amo la stragrande maggioranza di persone perbene che sono l'anima forte e nobile di questa sigla , ne ho un esempio nel gruppo della Fp di La Spezia, con cui ieri ho vissuto per la mia prima volta l'avventura di una manifestazione a Roma.
D'altro canto siamo il più grande sindacato italiana, per forza di cose abbiamo anche noi i nostri vuoti a perdere.

11 giugno 2010

Pisello Odoroso

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L'ho seminato 2 anni fa. Campa ancora, dunque dovrebbe essere perenne.

(ero andata a comperarmi una borsetta chic...)

La incrocio mentre sto rientrando da un giro a zonzo per Sarzana e lei mi si appioppa. Non per altro, ma l'ultima volta mi ha chiesto 20 euro.
Facciamo necessariamente un pezzo di strada insieme. Tutto sommato non mi è antipatica, anzi.
Ogni giorno è sempre vestita in modo diverso, ma sempre fedele a un look che ormai non lo trovi nemmeno tra le prostitute di strada. Anzi le prostitute mi pare che si divertano a vestirsi carine, come fanno le ragazze normali.
Lei non so che mestiere faccia, cioè non so se lavora: un giorno mi ha raccontato qualcosa tipo che lei fa l'agente segreto.
Era bella da giovane. Ora ha qualche anno più di me, ma ha un bel fisico, cioè regge...
Biondissima, tintissima, mi cammina accanto su due trampoli, tacco 12 (o 15?) e un vestito cortissimo e scollatissimo. Si, il fisico regge bene, però voglio dire...conciata così!
E camminiamo insieme verso casa, io con Apua che trotta al guinzaglio.
Incrociamo un ragazzo che conosco : "Ciao Sara!" mi dice in tono un po'canzonatorio, come dire "Ma con chi vai in giro?!". Il suo collega srabuzza gli occhi e guarda questo curioso duo femminile con mini cane al seguito. Ridacchiano...
Lei mi fa "Certo che son proprio scemi gli uomini! quando vedono una bella donna non capiscono più niente.."
"Eh, si..." le rispondo, e proseguiamo a piedi sotto il sole.

fabbricatrice di rose-ovvero datemi una talea, moltiplicherò il mondo

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Questo dovrebbe essere il risultato di un giro a piedi con Apua ...e un paio di forbici compiuto lo scorso autunno.

MINA "Oggi sono io"

Una dolce (diligente) rivoluzionaria

Sono sempre stata una ragazza diligente.
Più o meno. Diciamo che al liceo non mi perdevo uno sciopero. Una volta scioperammo addirittura contro il preside, indignati per alcune sue disposizioni in materia di assemblea degli studenti. Un motivo risibile, giusto per forcare in una giornata d'aprile.
All'università la musica è cambiata: andavo a Pisa in treno, alternando tratte estenuanti sui locali, ad altrettanto estenuanti attese per il diretto per Genova Principe, sovente in ritardo. Sui binari. Al freddo. Al caldo. In balia di esibizionisti, questuanti: con lo zainetto, stretta alle mie amiche, compagne di studi e di treni.
Non potevo perdere tempo: dovevo studiare. Si qua è là un'occupazione, si, il giornalino del collettivo etc. dove scrissi appunto di treni e di pendolari.
Ma ero una ragazza diligente (sorvolando sulle nottate in discoteca...).
Prima sempre il dovere! (a meno che non ci fosse qualche ricciolone castano spettacolare nei dintorni, ma non è che li trovavi a ogni angolo...).
Laureata. Il primo lavoro. Non era adatto ai miei studi. Ma era pur sempre un lavoro e onesto. Qualcuno può pensare che io mi sia umiliata ad andare a fare la boscaiola, invece era bellissimo!
Diligente pure in quella circostanza.
Poi il mio attuale lavoro. Sette anni da precaria. Poi sono stata stabilizzata, meglio "assunta fissa".
Mai tirata in dietro in niente: nelle eccellenze e nelle retrovie del mansionario.
Utenti contenti.Lo posso dire senza alcun timore di apparire presuntuosa.
Lavoro con entusiasmo...quando parlo di Dante un brivido mi coglie e mi sale la pelle d'oca nelle braccia.
Un cenno alla "mia razza", alla mia gente, perchè devo spiegare agli utenti che credono che io sia sarda quest'accento che non è né ligure, né toscano, ma è ligure apuano.
La pulizia etnica che ci hanno inferto i Romani. Mi si serra un groppo in gola e ogni volta sto per piangere davvero.
Poi riparto con il revanscismo apuano, indomita.
Ma diligente.
E no,giammai l'articolo per il permesso retribuito o stare a casa: proprio se non ne posso fare a meno. E le feste tutte a lavorare, certo, viene più gente, anzi mi metto pure un vestitino carino perchè ci tengo che dove lavoro è tutto "mio" la mia gente, la mia terra, le mie rose...
Come se fosse casa mia...me lo scrivono sul registro che sono un'ottima padrona di casa!
Quella che però resta al pezzo quando c'è qualche evento mondano, qualche personaggio importante da cui farsi vedere: io sono sempre con gli utenti, non vengo immortalata nelle foto di gruppo.
Ho sempre preferito stare indietro e anteporre il mio dovere. Ovvio che dopo 10 anni non sia servito essere un'eccellenza, non siano servite tante rinunce.
Ho saltato le assemblee sindacali tante volte perchè c'era prima l'utenza, le esigenze del servizio al pubblico. Sacrosante! Quasi che i diritti dei lavoratori non lo siano altrettanto.
Gli scioperi li facevo questo si. Dopo che sono entrata in rotta con il mio coordinatore nazionale non li ho più fatti. E nemmeno i miei colleghi che appartengono al mio sindacato.
Ma anche lo sciopero quando lo facevo lo avvertivo come un dovere morale e non capivo perchè quando indicevamo quelli confederati , i miei colleghi dell'altro sindacato non ne hanno mai fatto uno! Io si...
Ho sempre fatto il mio dovere, anche scioperando per fedeltà a una sigla, che domani scenderà in piazza. A Roma.
E ci sarò anch'io. Per la prima volta.
Incurante della distanza. Della sfacchinata. E delle sacrosante esigenze di servizio, che tanto poi è tutto uguale alla fine e io non lo trovo giusto.
Però a restare nelle retrovie come ho fatto io, rinunciare all'esercizio dei miei diritti, in virtù di un dovere superiore, non va bene.
Ci pensano anche troppo gli altri se possono a squalificarti, ad approfittarsi di meriti e impegni che sono tuoi. Ne prendo coscienza adesso, alle soglie dei miei primi 40 anni. Sarò una dolce rivoluzionaria.

rosa Heritage

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Speriamo di non sbagliare, questa volta dovrebbe essere proprio lei!

Hemerocallis

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09 giugno 2010

La storia di Paco

Questa è la storia di Paco, un cagnetto nero, con il musetto marrone e che ha quale segno particolare, una spiccata, disarmante dolcezza.
Ci siamo incontrati all’una di notte di lunedì scorso, io ritornavo dalle prove di teatro e lui era fermo sulle strisce pedonali a Sarzana, in compagnia di un ragazzotto alquanto strano. Mi sono fermata e ho chiesto se c’erano problemi, vedendo quel cagnetto proprio in mezzo alla strada, quel bel cagnetto uguale in tutto e per tutto, tranne che per le dimensioni, al mio bel Mosè. Poi ho accostato l’auto, anche un po’imprudentemente data l’ora e ho cercato un segno di riconoscimento sul cagnetto, un tatuaggio, un numero di telefono sul collare, niente di niente, mentre quello strano ragazzotto continuava a dire:<<L’hanno abbandonato…e io ho perso il gatto!>>. Ancora ricerca di un segno, breve discussione sul da farsi, mentre il ragazzotto strano, e ad onor del vero, pure un po’brillo, continuava a dirmi:<<…e io ho perso il gatto!>>. All’ennesima volta che costui si lamentava della misteriosa fuga del suo micio, gli ho detto che il gatto sicuramente era andato a farsi un giro e sarebbe senza dubbio rientrato a casa, allora lui ha esclamato quasi singhiozzando:<<No! Sono undici anni che non esce di casa!>>.
Preso atto che non potevo affidare le sorti di un cagnetto così dolce ad un simile individuo, con un fischio l’ho fatto salire sulla mia auto. Un secondo fischio e lui si è spostato dal posto di guida a quello del passeggero.
Così, all’una di notte, è iniziata la mia storia con Paco, Pachito. O meglio, la nostra storia con lui, perché l’ho portato a casa del mio fidanzato, dato che a casa mia ci sono già altri tre cani. Invece dal mio fidanzato c’è l’asina Rosita, con cui Paco ha iniziato una timida amicizia, mentre con la gatta Tabata, a dire il vero, i rapporti non sono stati molto sereni, ma lei è una gatta un po’selvatica.
Invece i rapporti con noi sono stati meravigliosi, ci siamo divertiti tanto questa settimana! Unica nota dolente il cibo, perché Paco è un cane bombolone quindi l’abbiamo messo a dieta! Non fa bene la ciccia ai cagnetti! E poi abbiamo saltato insieme, abbiamo corso dietro all’asina Rosita, siamo stati dagli amici al bar a fare le presentazioni…poi Paolo ha scoperto che Paco è un cane motociclista e se l’è portato in giro in moto! E poi ieri siamo andati a fare un pic nic al Lago Santo sopra Berceto e Paco si è divertito un mondo a scorazzare libero su e giù per i sentieri impervi e ci incitava alla corsa.
Ma soprattutto è con Paolo che Paco è stato tanto bene e con lui ha trascorso tutta questa settimana, elegendolo al ruolo di cane-pastore dell’asina Rosita, benché non abbia trascurato di fare gli annunci opportuni per ritrovare il suo padrone.
Io spero solo, per il bene che voglio a questo cane che con la sua dolcezza ha conquistato tutti, che il suo proprietario s’impegni nel metterlo a dieta, nel munire in collare di un numero di telefono e soprattutto che gli stia attento, perché non sempre si trova una signorina che all’una di notte si ferma a soccorrere un cane, la cui dolcezza può renderlo preda di cattive persone.


Paco poi è tornato a casa. E pure al suo vero nome, Pallino. Pur nella consapevolezza che è stato giusto restituirlo ai suoi padroni, una coppia di anziani, mi è dispiaciuto non poco separarmi da quel cane dalla dolcezza disarmante. Paolo ed io siamo andati a trovarlo qualche tempo dopo e è stato importane vederlo con la medaglietta al collo.
Questa storia è accaduta anni fa e io mi ero anche dimenticata di aver scritto queste poco righe che mio marito ha ritrovato stasera. Però nel mio cuore non ho mai dimenticato il dolcissimo cane Paco.

Hemerocallis

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quella per gli hemerocallis è stata un'attrazione inspiegabile, immediata, che devo gestire in relazione alle scarse opportunità di acquisto. Non è che li trovi ovunque...
Riepilogando le mie passioni giardinicole attuali sono:

Rose
Iris
Nasturzi
Hemerocallis
Daphne odora aureomarginata
piantine grasse

07 giugno 2010

Rosa multiflora

(almeno credo)
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Evviva la merenda!!!

Tante cose tristi succedono perché le persone da un giorno all'altro smettono di fare merenda.
La merenda è il viatico per il buonumore!
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Hemerocallis

Ogni giorno da un po'di tempo a questa parte, quando rientro a casa dal lavoro,arrivata al cancello vedo gli hemerocallis che spiccano verso il sole e nel vederli vivo un attimo di felicità impagabile, nell'assoluto della loro bellezza.
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Hemerocallis

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Nasturzi

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Consolida

A Sarzana la chiamano amor cornuto
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rosa Principessa Farah

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06 giugno 2010

Passeggiata per Sarzana di domenica mattina

Mi piace tanto la mia città. Me la godo di più la mattina, c'è meno gente in giro e così mi me la guardo meglio.
Stamani il bar di Dodo è chiuso, così sono andata al Costituzionale per prendere un caffè.


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Poi ho prosegito per via Mazzini, c'erano in giro per lo più turisti. Un paio mi hanno fermato per avere indicazioni: devo avercelo scritto in faccia!



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Non sono mai stata al Museo diocesano: faccio pubblica ammenda! é che quando giro per Sarzana ho sempre Apua al seguito e ho i miei dubbi che possa entrare in museo...


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Grazie a chi ha reso la mia città così bella, in primo luogo per noi che ci viviamo, poi anche per tutti gli altri.


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Anche Apua si gode un mondo questa vita sarzanese. Ah, randagetta di Bucarest, anche il violinista che suona per strada viene dal tuo Paese e pure lui devo dire che concorre a allietarci le passeggiate in centro!


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Da Simon Boccanera fanno una focaccia buonissima! quando viene la Fle ci dobbiamo andare!


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Si, però teniamo a bada le misure perchè l'estate è cominciata! Insomma il mare è a un tiro di schioppo e quest'anno ci voglio andare a più riprese.

(ritratto in vetrina di ex fumatrice, con abito Sasch dell'estate 2009. Dopo un anno, mi sta meglio. Un po'di pazienza e poi si torna in forma, l'importante è smettere di fumare!)



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05 giugno 2010

Sarzana saluta Paolino Ranieri, il partigiano Andrea!

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Andandosene a quasi 98 anni, non si riceve un funerale, piuttosto l' abbraccio, il saluto di una comunità intera.
25 anni da sindaco e se la mia città è così bella, se è un piacere quotidiano attraversare la mattina piazza Matteotti e non stancarmi mai, il merito è di chi come lui ha dato un contributo impagabile come amministratore cittadino.
E prima ancora di essere sindaco e che sindaco "comunista e libertario"! come l'ha definito il figlio Andrea, Paolino Ranieri è stato partigiano, servendo dunque prima ancora di Sarzana, l'Italia stessa. Gli è stata conferita la medaglia d'argento a valor militare.
Credo che non ci siano limiti all'insegnamento che può dare una figura di così grande levatura civile ed umana.
Mio suocero mi ha raccontato quando da bambino lo vide ferito, tratto prigioniero dalle Brigate Nere.
Dall'orazione funebre di oggi, ho appreso che nel 1956 , diventato sindaco, fece affiggere manifesti per tutta Sarzana per chiedere l'immediato ritiro dei carri armati sovietici da Budapest: ignoravo questa cosa di una grandezza sconvolgente.
E se devo sottolineare un'altra cosa speciale ricordata dal figlio, che ha indicato a tutti noi la partigiana Vanda, il cui fidanzato Facio, fu ingiustamente ucciso nell'ambito di rivalità tra brigate partigiane e Paolino Ranieri, raccontava questo pomeriggio il figlio, ha serbato il costante impegno di difendere la memoria di quell'eroe onesto, ucciso ingiustamente. E ha reso omaggio dunque a Vanda, che era lì in mezzo a tutti noi, che pur subendo l'onta più grave, l'uccisione del suo compagno, nonostante l'ingiustizia subita, ha deciso di restare comunque dalla parte della verità.
Grazie Paolino, grazie infinite anche a Vanda.

Ho smesso di fumare.

Ogni tanto sento l'esigenza di rimenare la questione. Ho smesso il 13 dicembre 2008. Eppure sento ancora attuale in me questa condizione, non perchè io abbia voglia di fumare (semmai ho voglia di una coppa di fragole con la panna..), ma perchè non mi sono ancora abituata a questa vita nuova.
Poco fa in giardino mi ha colta una zaffata di profumo di rosa. Mi sta succedendo spesso ultimamente, non mi era capitato prima d'ora. La prima era stata la lavanda, con il suo profumo intenso, ma adesso mi succede anche con i toni più delicati delle rose. Tanto era compromesso il mio organismo dal fumo, che solo adesso, dopo un anno e mezzo abbondante, da che ho smesso, solo adesso appunto, mi si sta ristabilendo l'olfatto.
Io non so quante persone leggeranno questo brano, però tutti conosciamo qualcuno a cui vogliamo bene, che nostro malgrado fuma.
Parla una che ha fumato per 24 anni: non ci sono giustificazioni, non ci sarà mai il momento giusto. Io ho smesso grazie al libro di Carr Allen - È facile smettere di fumare se sai come farlo, che si può acquistare ovunque, in autogrill, negli ipermercati, ovviamente nelle librerie.
Il principio da parte di chi fuma deve essere quello di darsi un'opportunità, che se funziona per gli altri, perchè non dovrebbe funzionare per noi, cosa siamo, i più fessi?
D'altro canto smuoviamoci dal mito di essere fumatori particolari o caratteri genialoidi speciali: siamo come tutti gli altri fumatori, il catalogo delle meschinità io lo conosco bene: non si quieta manco ai funerali/battesimi/matrimoni/lauree etc. perchè il primo pensiero è quando finisce la cerimonia, zac, sigaretta.
Che pena al ristorante vedere i gruppetti che si allontanano dalla tavola per fumare...ecco si, io che mi vergogno di pochissime cose, mi vergogno proprio di aver avuto questi comportamenti.
Tutto merito del libro, nel mio caso. Mi ha impedito una guerra contro me stessa, ovvero l'impegno della forza di volontà.
Il libro! Il libro!

(questo è un post dedicato, lui lo capirà, spero fortemente che legga il libro, d'altro canto nel suo ruolo è anche un esempio per i ragazzi più giovani...)

Niki Aprile Gatti

La sua storia è qua ed è anche la storia di una madre determinata a conoscere tutti i perchè relativi alla morte di un figlio di 28 anni. E di verità e di giustizia abbiamo bisogno tutti noi.
Questo è l'appello.

03 giugno 2010

Parata di spinosette

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Valori universalmente condivisi

Non ci faccio molto caso, la giornata di lavoro è intensa. Mi spertico in dettagliate spiegazioni nei confronti di questa giovane coppia, ma faccio così con tutti e poi passo oltre.
Me li rivedo più tardi, che si fanno la foto ricordo e mi offro di scattagliene una insieme. Abbracciati sullo sfondo della madre Apua, nella mia giornata di festa, di lavoro e di pollini nella piana del Magra.
Nel restituire la digitale, due frasi di circostanza, siete giovani, studiate?
Lei mi dice che ha 22 anni e poi attacca di fila a raccontarmi che lavora nel sociale, in una onlus e il suo lavoro le piace, ma le provoca anche parecchie frustrazioni soprattutto con persone appartenenti a una certa cultura... e specifica il suo problema, con gli uomini di tradizione islamica, di provenienza geografica nordafricana, che nonostante tutti i tuoi sforzi per lavorare, alla fine non vedo in in te altro che una bella donna..
E fa il musetto corrucciato, si vede che è sincera e le dispiace davvero.
Io la metto a fuoco.
Vistosa no, anzi, ha complessivamente un aspetto dolce e sereno ...ha i capelli biondo miele e gli occhi celesti. Ha un visino delizioso, armonico, pelle indenne da qualsivoglia difetto, ed è senza trucco, con le labbra naturalmente rosee.
Non è molto alta, diciamo sul metro e 60, il che la rende di sicuro più rassicurante di qualsivoglia vikinga.
Contrariamente allo stile velinesco che non risparmia le mie coetanee, indossa una gonna lunga e un maglioncino di cotone, sotto il quale si palesa in tutta la sua maestosità di forme, una IV di reggiseno.

Ora valle un po'a spiegare, dall'alto dei miei 40 anni, che non è un problema di religione o di geografia il suo, ma che qualsiasi maschio di età superiore ai 12 anni, dal Polo Nord in giù, in sua presenza avrebbe la medesima reazione...

02 giugno 2010

Innamorato pruno

Innamorato pruno
già mai non vidi, come l'altr'ier uno.
Su la verde erba e sotto spine e fronde
giovinetta sedea,
lucente più che stella.
Quando pigliava il prun le chiome bionde,
ella da sé il pignea
con bianca mano e bella;
spesso tornando a quella,
ardito più che mai fosse altro pruno.
Amorosa battaglia mai non vidi,
qual vidi, essendo sciolte
le trecce e punto il viso.
Oh quanti in me alor nascosi stridi
il cor mosse più volte
mostrando di fuor riso,
dicendo del mio aviso:
- Volesse Dio ch'i' diventasse pruno! -


di Franco Sacchetti (1330- 1400)

coreopsis

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Nato da semina. Facilissimo! Perenne.

Amarillys

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rosa bianca

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Rosa nata da talea donata da mio cugino Sat.

Chissà cos'ho comperato...

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Fiori rosa di un'inquietante succulenta acquistata lo scorso autunno alla coop

01 giugno 2010

la banana

Tolgo quel vestito armadio dell'estate: non mi ha mai convinta del tutto, troppi colori misti a troppo fucsia sullo sfondo. Però lo scollo non è male. L'ho indossato l'ultima volta giusto un anno fa.
Ero a "Palazzo". Beh, non a Palazzo Grazioli...
In un momento di pausa sono restata sola e ho pensato bene di mangiare una banana.
Perchè io sono fissata con la merenda di metà mattina e una banana ci sta proprio bene, perchè è dolce, e contiene inoltre il potassio etc.
Lui è passato inaspettatamente. Una coincidenza per entrambi essere lì, nello stesso momento poi. Dopo così tanto tempo. Ci siamo rincontrati nel bel mezzo della banana.
Lui mi ha chiesto: "cosa fai?".
E io "mangio una banana".

E lui si è astenuto dal dire ciò che chiunque avrebbe detto, forse perchè mi ha vista già sufficientemente imbarazzata.
Poi è passata una dell'ufficio, ci ha rimbambiti entrambi di ciarle ed esclamazioni: lui si è dileguato nel vortice dei discorsi e io ho gettato la buccia della banana nel cestino, non senza una certa perplessità circa l'impossibilità di differenziarla tra i rifiuti del Palazzo.

nigella damascena

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(è in compagnia di...non mi ricordo il nome! ma che bella la nigella la la là!)

La lavanda non è mai abbastanza

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Costa poco e rende tanto! la poto a luglio, da manuale, in modo che non cresca troppo lignificando.

Oh che fadiga! com'a son straco!

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Peonia erbacea

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rosa Rio Samba

Rio samba

rosa Golden Celebration

Golden Celebration

The Colosseum at Luna

The Colosseum at Luna

Chissà chi sarà mai Ms. S. SUPER Guide...

primo giugno, primo giorno di mare

Avevo molte cose da fare stamani, in perenne emergenza come al solito.
Poi ho pensato chissenefrega (o a farla più raffinata carpe diem) e mi sono infilata un vestitino nuovo di cotone, un prendisole a sbuffo color caffè, ho infilato un paio di zeppe altissime e rossissime e sono andata al mare in direzione Marinella di Sarzana.
Ho parcheggiato e ho pagato 3 euro e 50 centesimi il posto auto per mezza giornata, quota fissa, anche se a me bastavano un paio d'ore.

Francamente un po'caruccio come prezzo per un parcheggio di spiagge popolari. Al sole, in uno sterrato polveroso.
Anzi no: proprio caro a sangue!

Poi è passato un venditore di cocco, ovviamente abbronzatissimo e ho preso un pezzo di cocco a un euro. Caruccio pure il pezzo di cocco. Ma i venditori di cocco sono una tradizione da preservare.

I parcheggi esosi invece sono un pessimo biglietto da visita per una realtà come la Val di Magra che pretende di configurarsi come meta turistica.
Ma tu vaglielo a spiegare a chi ci amministra...

La stampante è in pausa.

Ecco mi compare questa scritta.
La stampante è in pausa.
Come dire "che ..vaso vuoi?gira al largo! non vedi che mi faccio i fatti miei?!"