24 marzo 2012

Sarzana è bella sempre.

Atrio del Comune di Sarzana

Ma domani e lunedì c'è la fiera delle nocciole!!!
Sarà che mi ricorda quando ero bambina. Oppure mi ricorda le mie domeniche da ragazza in giro con le amiche, quando la primavera che era appena iniziata, subito ci rendeva più belle.
Sarà che da adulta ho scoperto che alla fiera delle nocciole vendono anche le piante.
....ma insomma, non me la voglio proprio perdere!

nella foto: particolare dell'atrio del palazzo comunale di Sarzana.
Capitello in marmo proveniente dall'antica città di Luni.

Frutto di stephanotis floribunda

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Stamani facendo un po'di pulizie di primavera tra le mie piante, ho trovato questa sorpresa.

23 marzo 2012

L'equità del curatore fallimentare

Prima ha procrastinato le pensioni ai padri.
Poi ha tolto quel barlume di sicurezza sul lavoro che era rimasto ai figli.
Adesso tasserà le dentiere ai nonni...


gatta Silvestra

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gatta dei vicini, si chiamerebbe Fufi, ma io l'ho ribattezzata gatta Silvestra.
Gatta di gran carattere.

Art. 18: poteva andare peggio!

Con Bonanni e Angeletti in trattativa sindacale , c'era pure da aspettarsi che venisse istituito l'ius primae noctis.

19 marzo 2012

seconda possibilità

E'da ieri che ci penso. Ma a me a quel tipo che dopo averla malmenata e tramortita, ha lanciato la fidanzatina di 18 anni che lo aveva respinto, giù dal viadotto e poi si c'è gettato anche lui e si è salvato, mi verrebbe di dargli una seconda possibilità.
Giù dal viadotto.



18 marzo 2012

L'educazione delle fanciulle

Ci troviamo innanzi l'una di fronte all'altra, io sono quella che ha la condizione per così dire, privilegiata.
E dunque questo confronto con lei e accipicchia mi sono dimenticata di portarle le uova per il bambino e complice un abbassamento di voce, una volta tanto, sto zitta e ascolto quella vita più difficile della mia. Almeno adesso che sta affrontando un quotidiano di assistenti sociali e associazioni di beneficenza.
Non mi sembra capace di destreggiarsi, però. Le dico di far domanda in un posto, so che lì cercano. "E come faccio?" mi domanda. "E vai lì e glielo chiedi!"ribatto io. "Ma non ho confidenza..." "Ma non c'è niente di male se chiedi come fare a fare domanda d'assunzione!".
E così mi dice che è rimasta fregata perché non ha preso il diploma di ragioneria, pur avendo studiato 5 anni, ma poi non ha fatto la maturità. E le sue erano scuole private: "Ho fatto le scuole private, i miei potevano permetterselo", anche perché c'era da far conciliare il percorso di studi con i ritmi della sua attività sportiva. " Facevo ginnastica artistica, mi dovevo allenare anche la domenica, non potevo andare a scuola normalmente". Prima ancora aveva fatto danza classica, poi spinta dalla madre, è approdata a questa disciplina che è stata la sua vita per tanti anni. "Per mia madre era importante essere sempre in movimento, essere sempre impegnati in qualcosa. L'impegno in qualcosa serve anche tenere i ragazzi lontani dalla strada".
E io ne convengo con lei. Anzi, è un grande rimpianto della mia infanzia e della mia gioventù, quello di non essere stata coltivata in niente e di esser venuta su come un fiore di poggio. E se fossi andata da mia madre a dire che volevo andare a danza, mi sarei sentita una litania di rimproveri, che già ero fortunata, che lei e mio padre facevano già tanti sacrifici etc.
Nel piccolo mondo dove sono cresciuta io, questa era la regola generale, era il costume dominante. I figli li mandavano a scuola e stop. Tutto sommato fino a che eri piccolo/giovane risultavi anche un po'di peso, anzi come attività alternativa allo studio, se eri una femmina ti toccavano regolarmente e indiscutibilmente i lavori domestici e pure qualche turnazione agricola per tutti.
Però guai se trascuravi lo studio! Era concettualmente inammissibile, pena la gogna al negozio di commestibili sotto casa, in primo luogo restare incinta anzi tempo e quindi non prendersi almeno uno straccio di diploma.
Anzi, proprio nel mio ambito relazionale per così dire di clan(inteso come contesto pluri-famigliare allargato e solidale), proprio perché femmina, per raggiungere un certo status di dignità pari al maschio, dovevi necessariamente studiare il doppio.
E ora che ho davanti questa coetanea dal viso fresco, ma il cui fisico abbondante nulla lascia intuire del passato da campionessa, resto quasi inorridita all'idea che i suoi genitori le abbiano permesso di sacrificare un percorso scolastico per fare sport.
Ma poi nell'esperienza scolastica quotidiana, anche nei brutti voti, nel doversi confrontare con insegnati che proprio non ti possono vedere, nelle strategie per saltare le interrogazioni o nel metodo di studio che uno si elabora, insomma in tutti quegli aspetti forse minori, rispetto ai contenuti che si apprendono, credo che si acquisisca un bagaglio formativo assolutamente imprescindibile.

mahonia

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Sempreverde. Ha foglie curiose, che in questa stagione arrossiscono. Il fiore non è dei più belli, tuttavia non ho mai rlevato una sensibilità a parassiti o malattie, duque la mahonia è decisamente un arbusto da rivalutare.

Giacini blu (o viola?)

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verbasco

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15 marzo 2012

manutenzione ordinaria

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Questa è una parte. Quella veloce, nel bagno di servizio, che accoglie i miei momenti "sempre di corsa". Poi ce ne è un altra, al piano di sopra, dove mi coccolo, più spesso la sera o prima di un'occasione speciale.
In quella conflittualità, anche esistenziale, che mi vede perennemente sospesa tra un siero di Guerlain e l'olio di argan rigososamente equosolidale.
Praticamente sono una ragazza, cioè volevo dire, una giovane donna, tutta acqua, sapone & acido ialuronico.

10 marzo 2012

senti chi parla!

Poiché ci si stava ampiamente dimenticando di lui, l'onorevole Fini ha pensato di infrangere l'oblio che l'interessa da un tempo indefinito e ha voluto dire la sua in materia di articolo 18.
E dunque Fini oggi ha affermato che l'articolo 18 per i neo assunti è un reperto archeologico. Cioè praticamente quello che pensa di lui l'elettorato di destra.

08 marzo 2012

rappresentanze sindacali unitarie


Certe volte ho come il sospetto che per vocazione io le cose le prendo sempre dal lato più difficile. Vuoi che la causa fosse santissima e che cavoli, al mio debutto, quattro anni fa, ho denunciato uno spreco di denaro pubblico vergognoso, ma con due concorsi in ballo, ce ne vuole di coraggio o di irresponsabilità a fare una guerra alla propria Amministrazione e anche a fare guerra una parte del proprio sindacato.
Ma della Cgil mi è rimasta la parte migliore, cioè quella che soffre per le ingiustizie che vengono perpetrate a danno dei lavoratori, quella che protesta per i tagli alla spesa sociale, quella che ha il coraggio di opporsi a ciò che è sbagliato.
Perché quando dici che vuoi " cercare una mediazione" è perché non vuoi scontrarti con chi comanda.
Io invece negli ultimi anni ho scoperto di essere specializzata in guerre, perché proprio non mi stanco mai. Anzi credo che si spossino gli altri quando mi sentono ripetere per la centesima volta il solito concetto, perché fino a che non ti convinci del fatto che io ho ragione, non ti do tregua!
E ieri con le elezioni delle rsu mi è arrivato dunque come un abbraccio corale, inteso e pure inatteso nei numeri , l'attestato dei miei colleghi.
Come un'onda d'affetto che mi ha colmata, condensandosi nel sms speditomi da uno di loro, che mi ha raggiunta mentre ero a lezione di paleografia.
Verranno altri giorni, verrano altre sofferenze, incomprensioni e momenti difficili.
Ma ho imparato che le brutte cose poi te le lasci alle spalle. Passano.
E sono anche pienamente consapevole del fatto che proprio in questi tempi difficili protestare serve, e chi si fa comperare invece, è perché vale poco.

05 marzo 2012

Una strana Alleanza

Anni fa ebbi una lunga esperienza di lavoro come boscaiola sul promontorio del Caprione, che per chi non lo sapesse, è il complesso che divide la Val di Magra dal resto della provincia di La Spezia e quindi penso che è il caso di recuperare questo vecchio post.
Tanto per mangiare la foglia, che in questo paese, ad autoincensarsi, sono sempre in troppi.

Dedicato a Giuseppina che aveva quasi 55 anni anni quando perse il suo lavoro da impiegata e venne con noi sul Caprione, con la tuta, gli scarponi ,il falcetto.
In ricordo della suo coraggio e della sua simpatia.

Lavoravamo insieme, lassù, sul Caprione ed è del nostro lavoro nel bosco che voglio parlare. Del mazzo tanto che ci facevamo, pagati molto poco. A spese dei contribuenti. Abbiamo pulito i sentieri, riportato alla luce antiche mulattiere, creato ex novo una pista tagliafuoco. A luglio. Eravamo un bel gruppo. Facevamo i famigerati lavori socialmente utili, che ancora oggi c'è chi me lo fa pesare di aver fatto i socialmente utili.
Me lo fanno pesare quelli che non capiscono un belino.
Cosa dovevo fare dopo la laurea? Dovevo stare ad aspettare in gloria un posto di lavoro per dirigente? e gli altri come la sottoscritta cosa dovevano fare?
La cosa più stupida che mi sentissi dire era con sufficienza: "Fai la boscaiola?si vede che ne hai bisogno".
Ma tutti lavoriamo perché ne abbiamo bisogno!
Comunque stando nel bosco, non si può restare indifferenti, è così bello quel tipo di lavoro. Se fosse stato stabile e retribuito legittimamente saremmo ancora là.
Una forma di lavoro regolare dunque, pagato dai contribuenti, 800.000 lire al mese, ma senza i contributi. E abbiamo tagliato, spostato tronchi, decespugliato, divelto, ammucchiato etc.
Per un periodo la Provincia sospese il tutto. Non mi ricordo quanto durò. Fu una pausa lunga e non si capì perchè. Tornai lassù nel Caprione per i fatti miei a fare, perchè lo avevo nel cuore. Avevo bisogno di vedere come crescevano i pini che avevamo selezionato. Di farmi avvolgere dalla salsapariglia. Si sedermi su una roccia e guardare in alto a cercare le piccole pigne dei pini d'Aleppo.
E invece su Caprione ci trovai belli belli una serie di cartelli.
I cartelli recitavano che la pulizia dei sentieri era stata condotta dal CAI e finanziata da Alleanza Assicurazioni.
Lo giuro, sono stata male fisicamente. Ma proprio male! ma come, i contribuenti pagano, noi lavoriamo e i furbi si prendono i meriti? alle spalle dei contribuenti!
Praticamente era andata così: Alleanza aveva pagato la pulizia di UN SENTIERO,uno solo, il CAI l'aveva eseguita e in cambio c'era tutto questo spettacolo di cartelli pubblicitari come se fosse stata TUTTA opera loro.
E poi ci rinnovarono il contratto e tornammo anche noi al nostro lavoro. Ma di quei cartelli menzogneri più nessuna traccia...di uno si vocifera sia stato divelto nottetempo da due mani femminili, un altro pare sia stato levato prima che le nostre motoseghe tornassero a rombare.
Personalmente ho il vago ricordo di averne visto uno che addirittura volava! si, volava!
Dritto dritto in un folto di rovi.

04 marzo 2012

sarebbe meglio buttare via la chiave.

E chiuderlo in galera per sempre.
E scordarsi di lui, di quel tale che in una notte d'odio ha massacrato la sua ex compagna e altre tre persone. Poi, poverino, voleva uccidersi, ma non ce l'ha fatta!
Credo che non ci sarebbe bisogno nemmeno di fare un processo e tutto il nostro apparato di garanzia è una bella ipocrisia. Che senso ha fare un processo a uno così?
Quale giustificazione dobbiamo ascoltare?
Cosa mai potrà dire innanzi a della gente civile uno che ha tolto la madre alle sue tre bambine?
A parte che un uomo che uccide la madre dei propri figli ha già rinunciato a essere lui stesso padre.
Chiudiamolo in galera. Per sempre. Lontano da ladri, assassini ed ergastolani. Perché nemmeno loro abbiano da essere contaminati da uno così.

Vogliono fare la TAV, però chiudono gli ospedali!

Notizia freschissima: il TAR ha bocciato il ricordo proposto da circa 1.800 abitanti di Recco (GE) contro la chiusura dell'ospedale della loro città.
A invece Sarzana c'è un ospedale sostanzialmente nuovo, anche se a costruirlo ci sono voluti 30 anni, svariati miliardi di lire e pure un intervento del Gabibbo e quello di Sarzana è un comprensorio sanitario che riceve tutta la Val di Magra.
Da cittadina percepisco giorno dopo giorno gli effetti della volontà politica e gestionale di svuotare l'ospedale di taluni reparti basilari, spostandone le attività nell'obsoleta struttura dell'ospedale "Sant'Andrea" di La Spezia (a 25 km di distanza) per far fronte alle esigenze del Piano di Riorganizzazione Sanitaria Regionale, ovvero : chiudere, accorpare, tagliare, spostare etc.
Tra i tanti soprusi fatti sulla pelle dei cittadini, la squalifica di quello che è stato un eccellente reparto di chirurgia, ridotto di fatto a una sorta di ambulatorio per operazion, i da smaltire con uno o due giorni di degenza.

Ci sono i soldi per la TAV (chissà quanti???),anzi il curatore fallimentare ha rivendicato l'assoluta necessità di procedere ad ogni costo, tuttavia non ci sono per fare funzionare dignitosamente gli ospedali e allora li facciamo a pezzi!

Sono i piani che ci impone la politica, a fronte delle nostre reali esigenze di cittadini, tant'è che c'è da chiederci se siamo amministrati o se siamo dominati.

03 marzo 2012

scusatemi, ma ho un irresistibile attacco di nostalgia!


Gli anni '80 erano anche questo!

sono una donna, non sono un robot!

però mi sento anche un po'offesa del fatto che a chiedermelo sia un CAPTCHA!

E levate 'sti codici di verifica! cos'avete paura? che il blog vi pigli l'influenza?
Che ve lo impestino con proposte d'acquisto di viagra?
O di ricevere inopportune profferte sessuali?
Non temete, blog.spot vi proteggerà è manderà tutte le porcherie dritte, dritte nello spam!
Ma voi cavate 'sti belino di CAPTCHA una buona volta!

MistificaMonti

Il curatore fallimentare ha detto che con la TAV sarà possibile andare in treno da Milano a Parigi in 4 ore, invece che impiegarne 7.
Parigi! Com'è romantico il curatore fallimentare!

Allo stato attuale invece, da La Spezia a Parma, per coprire una distanza di 120 km devi sbarcarti le due ore (due ore!) che impiega un treno regionale, anche perché una parte della tratta è ancora a binario unico.

Serra e semenzai

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opera di mio suocero, con rete antigatto

Elleboro bianco

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Ennesimo regalo della Tilla!

02 marzo 2012

Nandina domestica

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La nandina domestica costa poco. Non ha particolari esigenze idriche, certo se la metti in un vaso in pieno sole e poi la lasci lì non è proprio l'ideale, ma a terra è un'altra cosa. Cioè, se la cava.
Non va potata. Cresce lentamente. E ha queste belle bacche rosse che durano un bel po'e ti accompagnano per tutto l'inverno.

Chi ha mamma, non trema!



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I° foto: occupazione abusiva di cuccia altrui.


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II° foto: disposizione di vecchia cuccia supplementare per riparare all'onta dello sfratto


A fine mese a Sarzana ci sarà la Fiera delle nocciole e quindi vedremo di andare a comperare una cuccetta nuova....


Tanto per ricordarlo : APUA, la mia deliziosa cagnolina, è un'ex randagia di Bucarest ed è stata adottata tramite l'associazione SAVE THE DOGS.