24 luglio 2012

Eppure mi ricorda qualcosa...

Questo mondo romano è ormai vecchio. Non ha più le forze che prima lo reggevano; non ha più il vigore che prima lo sostenne.
In minore quantità escono le lastre di marmo dai monti scavati ed impoveriti, le miniere ormai esaurite danno minore quantità d'oro  e di argento e le vene immiserite si esauriscono giorno per giorno. Diminuisce il numero dei contadini nei campi, dei naviganti sui mari, dei soldati negli accampameti. 
E'scomparsa l'onestà nel foro, la giustizia nei tribunali , la concordia nell'amicizia, la perizia nelle arti, la disciplina nei costumi.
Orbene, credi tu forse che tutte queste cose, che stanno invecchiando e crollando, possano sostenere quello che venne edificato in un impeto di forza e di gioventù?
E'purtroppo inevitabile che venga meno tutto ciò che volge ormai all'estremo tramonto (...).
Ti lamenti inoltre perchè il nemico preme, come se qualora mancasse il nemico, potesse esserci la tranquillità in tempo di pace; come se una volta allontanate le armi e i pericoli dei barbari, all'interno non infurierebbero più feroci e più gravi le lotte civili per le calunni e la violenza dei potenti. 
TI lamenti della sterilità e della carestia, come se fosse la siccità e non la cupidigia a rendere peggiore la carestia, come se la forza della miseria non crescesse con l'accaparramento dei viveri e con l'esagerato aumento dei prezzi.

Cipriano, Epistulae, I, 23.
III sec. d. C.

23 luglio 2012

Latte ai gerani. Repliche estive.


Lei è bella, magra, liscia. Credo che sia immune anche dai peli superflui.  Per giunta  fa l'assistente di alcuni miei professori universitari, gente che io ammiravo molto, sola e in disparte, si fa per dire, mentre lei, beata lei, ci colloquia con familiarità, praticamente quando vuole. Inoltre è pure simpatica, perchè se una così quanto meno è una s...za ,si può legittimamente odiarla e invece no, lei è affettuosa, disarmante, piena di brio.
L'ultima volta ci siamo incrociate ad una cena: io avevo da raccontare che avevo preso una multa ed ero anche piuttosto sul disperato per via dei punti (semaforo bastardo : va detto che è al centro di feroci dinamiche giudiziarie perchè la ditta che l'ha istallato è la stessa che lo verifica, quindi non è a norma, l'hanno detto pure a Reporter),  lei invece anche in quella circostanza dilettò tutti con la sua solarità. 
E venne l'argomento piante, fiori e roba varia: eh, qua vinco io, no? NO
Lei, tutta radiosa prima si lancia in una serie di dissertazioni vegetali con tanto di terminologie in latino che pare un manuale della Royal Horticultural Society e poi se ne esce che i suoi gerani parigini erano così lunghi, ma così lunghi e bellli che SONO STATI PUBBLICATI SU GARDENIA!
Una così ti spiazza. Cosa fai? La meni seduta stante? Non si può, non sta bene.
E così, mi arrendo e a fine serata le chiedo il segreto di quei gerani mirabolanti e lei generosa, me lo confida e io adesso lo sputt..volevo dire lo rivelo a tutte le mie amiche giardiniere: LATTE!
Ragazze, mi raccomando, date il latte ai gerani!

(post del 2008)

19 luglio 2012

L'acqua sessista

C'è la pubblicità di un depuratore dell'acqua di casa: il ragazzino con la bici che si gasa perché lui l'acqua la vuole gasata, quindi la nonna, che considera che prima di avere il depuratore si faceva un mazzo così a portare l'acqua in casa. E la scena finale della mamma che porta la brocca d'acqua in tavola, mentre gli altri sono seduti compreso il marito.
Ora: a parte che il nipote invece di andare a zonzo con la bici, dovrebbe trasportarla lui l'acqua, invece di farla camallare alla nonna su per le scale! tanto per iniziare! 
che io col cavolo che le cose pesanti le facevo portare alla mia nonna!

Poi la moglie che porta l'acqua in tavola: questo è chiaramente un messaggio sessista!
noi siamo allertati, o almeno dovremmo esserlo, a discriminare il superfluo di tette & culi pubblicitari, generosamente profusi anche per vendere un cavatappi!
Eppure anche la mogliera rassicurante e sorridente   che apparecchia la tavola al marito, il quale  se ne sta bello seduto a non fare un belino, è un feroce e subdolo  stereotipo sessista!
Gli pesa il culo al marito dare una mano quando si apparecchia la tavola?
Ma in che mondo vivono certi pubblicitari?
Non sarebbe più edificante come messaggio invece di far fare a una la servetta e all'altro il sultano, far vedere che i due collaborano nell'apparecchiare la tavola, come avviene, si spera, in tutti i contesti dove c'è amore e rispetto?


p.s. io bevo la normale acqua del rubinetto. Quando vado in trasferta, mi porto una borraccia. 

18 luglio 2012

14 luglio 2012

ma vai a dare il ramato!

C'è la crisi, si sa. Il fatto è che mica è finita! non temo il mio destino individuale, temo la catastrofe globale. Di dover far scorte tra gli altri di assorbenti e cibo per gatti. 
L'impiegato allo sportello me lo dice un po'per scherzo un po'no :"spendi pure tutto perché dopo il 15 agosto non resterà più niente". 
"Allora mi compro una borsa nuova, almeno capitalizzo!". 
Mi sembra una buona idea, cioè praticamente una borsa nuova, il giorno che i bancomat si congeleranno, sarà come un investimento! Che poi è una borsetta piccina piccina. Una tracolla in cui infilare giusto le chiavi, un rossetto, due cosine insomma. 
E'da un po'che ci penso, perché io con le borse sono così, cioè me le posso sognare anche di notte!
E quindi dopo aver fatto le commissioni per Sarzana, mi dirigo nel negozio dove so che vendono la linea di borse  dei miei desideri. E arrivo in bici, carica di sacchetti nei cestini: dal detersivo alla spina, allo yogurt bio, al caffé guatemalteco (e che cavolo finanzio i progetti etici di mezzo mondo, avrò pur diritto a pigliarmi una borsa sfacciatamente firmata?!).  
Indosso anche la maglietta con scritto "mai stata zitta" che ho preso alla manifestazione della Cgil a Roma, quando c'era ancora Epifani 
Il tipo del negozio mi guarda subito di sbieco, mentre parcheggio la bici, non so se è per via della bici, o forse istintivamente lo urta il mio look sexy-proletario.
Chiedo di lei, cioè la borsetta che desiderato tanto: "l'abbiamo finita!" mi dice con soddisfazione, come dire "t'ho fregato!". 
Cavoli proponimi qualcos'altro, no, babbanasso! Voglio una tracollina!
"Ma la ritrovo?" imploro speranzosa, "Certo signora! ma se ne riparla tra due mesi!", evidentemente il mio disappunto gli dà soddisfazione!Due mesi per una borsa?! ma scherziamo?
Mi aspetterei una disponibilità diversa, tanto più che lui è un concessionario di quella linea di borse accidenti!
E invece non  mi non resta che andarmene, meditando che la borsa che mi piace me la prenderò la prossima volta che vado a Genova o al Forte. 
Poi in certi posti hanno pure il coraggio di dire che non vendono per colpa della crisi. 
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12 luglio 2012

amiche

l'ultima in ordine di tempo risale a circa un anno fa: la prima volta che siamo uscite insieme, siamo andate in un garden a Voghera. Quando mi viene a trovare, ci muoviamo per Sarzana, con Apua al guinzaglio, e nonostante siamo diverse, lei chiara, io più scura, finiamo sempre per vestirci quasi uguali, così che ci prendono per sorelle.
Poi c'è quella che è diventata avvocato.
Quella che dopo 14 anni che si conoscevano, si è fidanzata con Pietro.
Poi c'è quella che con Pietro c'è già stata fidanzata 10 anni.
Quella che la prima volta che l'ho vista mi ha fatto rabbia tanto era bella, ma poi dieci minuti dopo ci siamo abbracciate.
Quella che ha fatto outing, ma timidamente.
Poi c'è quella a cui io do buoni consigli, ora che non posso più dare il cattivo esempio.
Quella che continua a far figli anche per conto mio.
Quella che con i fiori è più matta di me, come una fata delle fiabe, moltiplica piante mai viste.
Quella che abita lontano, ma quando la incontro è come se ci fossimo viste ieri e quando passo in giardino vedo la rosa che mi ha regalato.
Quella che siamo amiche, ma modo nostro e infatti ci diamo del "lei".
Mi guardo indietro e mi vedo questa meravigliosa compagine femminile, che ha colorato la mia vita.
I fidanzati passano, te li scordi un'estate dopo l'altra, anzi i fidanzamenti si fanno proprio per questo. Le amiche invece te le ritrovi sempre lì. Alle volte magari un po'in disparte per non darti fastidio. Altre volte sei tu che sei distratta, ti chiamano e non rispondi.
Di tutte una, la prima e non mi ricordo quanti anni potessi avere avuto quel giorno, due, tre, quando saltellando avanti e indietro nel negozio dei miei nonni incrociai per la prima volta il sorriso di una bambina bionda, investite entrambe in quel preciso momento della consapevolezza della nostra reciproca esistenza: bambine e vicine di casa!tutta un'infanzia insieme e anche di più!
Dai Dany, stasera andiamo a ballare, c'è il Cioni dj  a Molicciara : go eh! go ah!

06 luglio 2012

Non mi va.

Mi si avvicina mentre mi accingo a riporre la spesa nel bagagliaio. Mi chiede qualcosa, ma non gli presto attenzione.
E'la rabbia che mi sale nel parcheggio sotto il sole.
E'un giovane uomo sui 26, 27 anni, forse di un paese dell'Est. L'aspetto complessivo è curato. Un bel ragazzo. Ben piazzato. E'quel tono di voce da questua che mi infastidisce, a maggior ragione  perché contrasta con l'aspetto di un ragazzo che gode di ottima forma.
E mi chiede se gli lascio il carrello.
Non gli rispondo e continuo a caricare la spesa in auto.
Non è che qua ci si può aprire un dibattito sull'immigrazione o sulla disoccupazione. Qua siamo lui ed io, cioè un uomo e una donna, quindi la sua superiorità fisica che istintivamente mi mette paura. Credo che sia una questione atavica, ma poco importa, è questo che rende inaccettable la situazione. Ho memoria di fatti analoghi: uomini  che mi si sono appioppati a un parcheggio, cogliendo, anzi approfittando di  un momento di oggettiva debolezza.
Perché sei più vulnerabile quando sei donna, o quando sei un vecchio, o quando sei una ragazzina o quando hai un bambino in braccio o semplicemente perché hai paura che ti freghino la borsa o ti righino l'auto.
E scarico la spesa, mentre lui mi guarda in attesa.
"E inutile  che aspetti", gli faccio laconica "tanto non te lo do il carello."
"Perché non me lo dai?" mi chiede lui.
"Perché non mi va ".

05 luglio 2012

noi brave ragazze...

scendevamo verso il mare, come canta Giusy Ferreri. E il mare era quello di Fiascherino, con il sentiero da attraversare in mezzo ai lecci, alla salsapariglia ,al mirto. Una spiaggetta strappata a forza al mar Ligure insomma.Un incanto.
Estate 1996.
Eravamo un gruppeto, d'età variabile tra i 23 e i 25 anni. Le solite che l'altra sera erano qua a casa mia insomma. La Micky, la Ele, la Mary...
E arrivate in spiaggia incrociammo lui, un ultra quarantenne abbranzatissimo che ronzava intorno alla Micky con la scusa della pallavolo. Che lui era grande e noi eravamo giovani, uff che palle, un ultra quarantenne che faceva il brillante con noi!E poi la Micky è così bella, ma un po'di senso critico no? Ti devi fare compatire alla tua età?
E quel giorno, l'ennesimo, la Micky tanto per levarsi l'imbarazzo "non ce l'hai oggi il pallone?". E lui, lo splendido: "No! ma ci sono io!" ta da dan!
Mi intromisi io, impietosa, credo senza nemmeno riflettere : "si, un pallone gonfiato".
Si volatilizzò all'istante. Da allora ne perdemmo le tracce. Per sempre.

non siamo mica la Danimarca!

La notizia non è nuova, tuttavia è di quelle che vengono fatte passare in sordina, così che si rischia di perdere di vista il paragone. 
Noi abbiamo Monti, ok.
In Danimarca invece hanno un esecutivo composto per la maggioranza da donne, l'età media è di 43 anni,  il ministro donna della sanità danese ha 28 anni!  da noi farebbe la precaria sottopagata. 
Il primo ministro danese Helle Thorning Schmidt  è una bella signora di 44 anni, a cui i nostri media, tv e giornali,  hanno dato spazio sottolineando la di lei avvenenza, quando Berlusconi ad un incontro ufficiale le guardò il fondoschiena. 
Come al solito in Italia ti accreditano più con il culo che con il curriculum.
Quando hanno giurato davanti alla regina, la maggior parte delle ministre danesi  sono arrivate in bicicletta. 
Ce li vedete i nostri ministri i bicicletta? 
Solo di benzina, con tutte le auto blu, a noi quanto ci costa ogni riunione dell'esecutivo?
per forza siamo sempre più poveri! 
E questa crisi economica è anche un prezzo che paghiamo al maschilismo e alla gerontocrazia. 
E per aver affidato il paese in mano a gente che non sa distinguere un primo ministro da una comparsa del bunga bunga.
Riepilogando: siamo poveri, maschilisti e scemi.
O meglio: 
poiché siamo scemi, siamo maschilisti e poiché siamo maschilisti, siamo poveri.


03 luglio 2012

in ognuna assassinata, è uccisa ognuna di noi!

dall'inizio dell'anno sono 80 le donne uccise da loro compagni o da quegli uomini che hanno invano cercato di lasciare. Due giovani donne uccise solo nella giornata di ieri, mentre la TV riporta questi episodi come meri fatti di cronaca. 
 Motivare questi delitti come frutto di un raptus o peggio ancora "del caldo", significa non volere mettere a fuoco le cause che provocano la violenza di genere
E per favore, nessuno scarichi le responsabilità su di noi, sul fatto che negli anni abbiamo cambiato modello di riferimento, che siamo spregiudicate, libere etc. i mostri non devono avere nessuna attenuate, nessuna! i mostri devono marcire in galera quando non hanno il buon gusto di levarsi di torno da soli! 
E alle donne giovani dobbiamo insegnare che quando c'è da avere un incontro con un ex fidanzato violento, magari per riprendersi le proprie cose, ci si fa accompagnare dai carabinieri, non da un'amica, come ha fatto la ragazza uccisa ieri a forbiciate.

Hemerocallis

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