28 febbraio 2013

Terenzia


post di reimpiego. 

Nobildonna romana, fu la sposa di Marco Tullio Cicerone. Partecipe dei successi e delle traversie del celebre marito per ben 35 anni di matrimonio, dopo la vicenda della guerra civile tra Cesare e Pompeo, temendo che all'Arpinate venisse confiscato l'ingente patrimonio, opta per un divorzio dal pompeiano consorte.
Sposerà poi in seconde nozze lo storico Sallustio di dieci anni più giovane.
Praticamente più che una donna, un buon capitolo di storia della letteratura latina.

(n.d.r. e se poi si scoprisse che era lei la ghost writer di entrambi?)

26 febbraio 2013

storie di donne

Stanotte ho sognato che ero al mare con mio fratello, come quando eravamo ragazzini e i cavalloni giganteschi invadevano la spiaggia e si trascinavano in acqua le mie cose, i  miei documenti. E la gente intorno che mi guardava, compatendo la mia "perdita di identità".
Sgomenta, ma non vinta, nel sogno ritornavo sull'arenile e tra i flutti ripescavo i miei documenti fradici, ma integri. E tra la sabbia ripescavo anche un pennellino da trucco per un make up tutto di brillantini verdi e color argento.
Genova l'ho voluta percorrere come al solito stamani,cioè  da Principe a Brignole e si che avevo i tacchi, ma amo Genova, ogni angolo mi restituisce emozioni  e ricordi.
Al centro di via XX, sempre un ebbrezza: laggiù il ponte.
E provaci a prendere una come me, a toglierla dall'orizzonte di campi e pecore nere, buttata due anni  a Genova e poi restituita a forza a campi e pecore nere.
Così sono stata nel Palazzo e ci sono stata tanto, con lei a dirle di me, dei miei livori, del rigorismo morale, non moralista, agostiniano e ora mi sentivo come il personaggio de "Lo Scherzo" di Kundera.
"Perché non vai via se le regole sono queste?". "Io resto perché le regole le voglio cambiare!". A noi agostiniani, ogni tanto ci dicono "benvenuti sulla Terra" quando ci indignamo.
Una volta uscita sono andata alla Rinascente per ricomperarmi il mio profumo: in questi mesi ho adoperato Miss Dior, ma  non mi ha portato fortuna, sono stata come dire, sottotono , dunque ho deciso di tornare a  Insolence di Guerlain, che è il mio profumo da almeno 4 anni. Deciso. Insolito. Con un tocco  che non sai decifrare.
E dunque mi sono avvicinata alla postazione di Guerlain, il  banco di cosmetici dove  per qualche motivo che ancora non mi so spiegare, sono passata varie volte in questi anni, quando ho dovuto affrontare giornate speciali, in cui avevo bisogno di farmi forza.
Ricordo quasi un anno fa, il giorno in cui attendevo i risultati delle elezioni delle RSU, ho passato la mattina lì, in compagnia delle due deliziose make up artist di Guerlain. Mi sono rilassata, gratificata...e poi ho vinto!
Ma una grande vittoria, dicono, è un grande pericolo.
Stamani non c'era la mia make up artist preferita , una che quando c'è mi vende di tutto,  ma al suo posto una giovane sconosciuta: no, no, no! il  profumo non lo compro, ritorno  un'altra volta, quando c'è l'altra!
E lei carina che ha provato a farmelo sentire. E io, no, no, no!
Va beh, faccio un giro poi ci penso.
Mi ha colpito quel viso perfetto, non una ruga intorno agli occhi.
Però poi c'ho pensato davvero. Che in fondo lo volevo il profumo e anche se non è la mia make up artist preferita, che bravissima, questa è  una ragazza preparata e carina.
E allora sono tornata da lei a fine del mio giretto in Rinascente e mi sono comperata Insolence.
Perché noi donne dobbiamo essere un po'propositive verso le altre donne, in special modo verso quelle più giovani. Che ok, l'altra è bravissima, ma questa deve crescere.
L'ho detto anche alla cassiera e convenivamo entrambe: dobbiamo aiutarci le une con le altre, mica possiamo sperare che lo facciano gli uomini!
Sono uscita dal grande magazzino e sono tornata in via XX: un giro su me stessa in un colpo di vento, il mio foulard mi ha restituito l'essenza del mio profumo preferito, Insolence, unitamente a un sorriso al pensiero di quelle donne speciali che sono state dalla mia parte.
E ho mandato un sms alla mia make up artist, elogiando la sua deliziosa sostituta, con l'augurio di rivederci presto!

24 febbraio 2013

Luna

 photo 254d5c11-6616-418a-bfa2-ea96101ed67c.jpg

Lo so che Luna è un nome un po'inflazionato per una cagnolotta, ma dato che l'altra mia cagnolina si chiama con un nome così autorevole come Apua, questa non può essere da meno!
Luna è figlia di un husky e di un pastore apuano.

23 febbraio 2013

22 febbraio 2013

Mi chiedi quanti baci...


Mi chiedi quanti baci vorrei da te,
in numero sufficiente per potermi dire appagato.
Quanto è grande il numero dei granelli della sabbia di Libia,
che si estende dalla regione di Cirene, ricca di silfio,
al santuario di Giove Ammone,
al sepolcro dell'antico Batto.
O quante sono le innumerevoli stelle,
che quando tace la notte,
accarezzano con lo sguardo
gli amori furtivi degli mortali.
Così indefinitamente tanti ,
solo allora saranno in numero sufficiente,
i tuoi baci per Catullo,pazzo del tuo amore,
di modo che non li possano contare occhi indiscreti,
e nessuno possa formularci sopra incantesimi malvagi.

Catullo, carme 7.
traduzione di Sarissa

post nostalgico pre - elettorale



OFFLAGA DISCO PAX  - ENVER

dedicato a Fausto B.


Sento un frastuono 
rimbombi lontano in modo imperfetto 

Hai lasciato: 
piazze piene, 
urne vuote, 
tremori gentili 
traccie sottili 
traccie profonde sugli zerbini dei miei 
pianerottoli. 

Mancano: 
le tue parole sul niente, 
il calore 
bagnato sporco che avevo 
il dispiacermi di non bastare. 

Hai lasciato 
piazze piene, 
urne vuote, 
tremori gentili 
traccie sottili 
traccie profonde sugli zerbini dei miei 
pianerottoli. 

Mancano 
le tue parole sul niente 
il calore 
bagnato sporco che avevo 
il dispiacermi di non bastare 
di non bastare... 

Siamo rimasti a guardare 
un desiderio 
qualche volta noioso. 

E non sarai mai 
un' emozione da poco.

19 febbraio 2013

Febbraio è il mese per...le talee di rosa!!!

rosa Cardinal Richelieu Poto, un po'alla volta, giorno dopo giorno, poto le rose.
Sono finiti i tempi in cui mi pigliavo una settimana di ferie per farlo. Non che ne abbia centinaia, ma io con le rose sono sempre stata un po'ansiosa.
Adesso però le mie rose sono adulte e quindi hanno esigenze più modeste, almeno quanto a potature di formazione. Poto e poi oziosamente faccio talee, perché più volte nel corso degli anni ho sfruttato la ripresa vegetativa di fine febbraio proprio per avere nuove piantine di rosa.
La pioggia e il tepore di marzo faranno il resto. Lei è meravigliosa, si chiama Cardinal Richelieu,ed è nata da talea! Bella, vero?
Per chi volesse imparare a fare talee di rosa, che poi è una cosa facilissima, rimando a un mio tutorial.
buone rose a tutti!!!!

16 febbraio 2013

Il nastro lilla

 photo 0a0a2b95-c664-4e7e-8a81-0efb23029899.jpg
 Si che la protezione civile dava l'allerta 2 a inizio settimana, ma io confidavo che fosse un eccesso di prudenza e c'ho messo del mio ad essere propositiva,impegnandomi a diminuire il numero dei caffè giornalieri. 
Invece proprio lunedì  ho appreso della tragedia di una persona che conoscevo e stimavo e quando tutte queste meschinità in cui oggi mi dibatto, si saranno disciolte come ghiaccio sotto il sale, come dice Yeats, mi resterà il ricordo come un dolore che non guarisce. 
Ieri ho messo a dimora una rosa, in assoluto la mia preferita, la Graham Thomas,era una talea di tre anni che avevo riservata a un amico che mi è stato accanto in tutto questo tempo e che ha creduto in me, che è stato sempre dalla mia parte, meno questa volta. Non credo che sarà possibile ricostituire il nostro rapporto, ma sarei profondamente ingiusta verso di lui, se alla luce di questo episodio misconoscessi tutto quello che ha fatto per me, tutta la pazienza che ha avuto nel sostenermi. E la rosa ho deciso di tenerla nel mio giardino. Ne avevo già due di G.T., ma questa resterà come  il ricordo di questa parte importante della mia vita.
Devono esserci andati pesanti, ma pesanti davvero, ancora non so bene come sia accaduto, ma a parte il dolore che sto vivendo, la rabbia per l'ennesima ingiustizia subita, sono molto, molto serena. Mi hanno potuto danneggiare nell'unico modo in cui gli è consentito,in quanto mediocri , ovvero, con la disonestà. 
Io però non lascio mai e a stare dalla parte della Verità anche quando i compagni sbagliano ci sono avvezza. 
 Tuttavia perdere un sabato pomeriggio di sole, che è un anticipo di primavera,per tormentarsi il fegato, sarebbe un vero delitto! e si che avrei anche da stirare! ma in questo momento ho cosa più urgenti da fare, ovvero prendermi cura di me stessa, che quando sono più bella, sono sempre vincente, altro che quell'aria sperfuzzita che mi porto dietro da giorni! E allora decido che me ne vado a fare un giro con la mia cagnolina Apua, ma bello lungo, in salita, a tonificare gambe e glutei! 
 Si!!!conosco una strada che alterna le piane di ulivi, a tratti di bosco d'erica, roverelle, mirti e la salsapariglia che in questo periodo ha le bacche rosse! 
Andiamo Apua?! mi manca in guinzaglio! dov'è finito?! In questa casa moltiplicano i cani e spariscono i guinzagli! E così afferro al volo il nastro di un vestito che non indosso più. Un nastro lilla, che non ho buttato via perché mi sembrava carino. Adesso è anche utile! Andiamo Apua, per oggi il guinzaglio è risolto!

Sarzana _ centro storico

DSC02300

Di Sarzana non mi stanco mai!

Sarzana

vicolo Bonicella Sarzana (SP) vicolo Bonicella

15 febbraio 2013

Buonumore per signore

Nel pieno di un periodo in cui incrociate il quotidiano con eventi tragici,  situazioni grottesche e sfighe fantozziane, come ad esempio avete smarrito la chiave dell'auto, invece di lanciarvi in un giro di shopping compulsivo in cui acquisterete tra gli altri una camicetta carina, che se va bene la indosserete tra tre mesi, o una gonna particolare, che non indosserete mai, decidete piuttosto di impiegare il tempo virtuosamente facendo quelle cose che continuate a rimandare, tipo recarvi in un' autofficina a far vedere quella spia sul cruscotto che si accende quando ascoltare Diamonds di Rhianna alla radio. Oppure andate in una rivendita di pneumatici fare la convergenza  o in alternativa andate nella concessionaria di automobili a fare 'sto benedetto doppione della chiave della Panda!
In suddetti luoghi la vostra presenza femminile sarà apprezzata come merita!
Si!anche se indossate i jeans, siete senza trucco e avete in capelli tristemente raccolti in una mesta coda, verrete accolte prontamente  da titolari galanti e da giovanotti in tuta da lavoro che seguiranno con sguardi compiaciuti e commenti  a mezza voce, il vostro incedere incerto, con quell'aria un po'da sfigata che ultimamente vi portate dietro.
Onde evitare cali rovinosi d'autostima, tenetevi alla larga invece da lavaggi per auto fai da te, dove c'è pieno di fissati che passano ore a lustrare meticolosamente l'auto, quel genere di bipedi maschili che gli puoi portare via tutto moglie, mamma e can da caccia, ma lasciategli la Punto turbodiesel del '98!

14 febbraio 2013

Amore da museo

Non diciamolo troppo in giro, ma io lavoro in un museo. 
In occasione di San Valentino tantissimi musei hanno predisposto un percorso tematico sull'amore da proporre ai visitatori,unitamente allo sconto sul biglietto, cioè stamani ogni coppia, aveva diritto ad un ingresso gratis.
E così ho accompagnato una coppia di ultra ottantenni, carinissimi, che io dopo tanti anni di front office quelli che si amano li riconosco da come si muovono insieme. 
E quindi una coppia gay, due ragazzi simpatici di 25, 26 anni, freschi di studi. 
E alla fine di questa mattinata che per taluni aspetti strettamente personali è destinata ad essere quantomeno indimenticabile nella mia vita, una coppia toscana, lei una bella signora bionda, lui brizzolato, che proprio oggi festeggiavano 41 anni di matrimonio: ièèèèèèèè! 
Felice di esserci stata insieme a loro, come ho potuto. Ho avuto giorni migliori!

Quindi buon San Valentino a tutti voi, ma in modo speciale a colui con cui ho condiviso l'infinita tenerezza del primo San Valentino della mia vita, Miguel Bosè!
Se qualcuno lo conosce, glielo dica!
baci, baci!

Un pensiero a Properzio


Un pensiero a Properzio

Ella avrebbe potuto, così nobile
dal capo alle ginocchia armoniose
la lunga linea fluente,
incedere verso l'altare
tra le immagini sacre
accanto a Pallade Atena,
o essere la preda
più adatta d'un centauro
ebbro di vino generoso


di W. B. Yeats in I cigni selvatici a Coole, BUR 1989

13 febbraio 2013

CAPTCHA? come si dice a Sarzana: leveveli!

ehi tu?! si dico a te! 
hai ancora quegli odiosi codici CHAPCHA che mi impediscono di commentare nel tuo blog, previo accertamento che io sia una donna e non un robot?!
No, dico! ma come si permettono questi codicini insolenti?
Quindi levali subito, altrimenti ti mando in pasto all'Alligatore!!!



11 febbraio 2013

casistiche cosmetiche

Quando ti stai truccando e hai molta fretta perchè rischi di perdere  il treno, che assolutamente  non puoi perdere, non quel giorno, inevitabilmente se decidi che proprio non puoi fare a meno di darti l'eyeliner, e dunque  inevitabilmente fa un casino che con il pennelino tracci male   la riga nera  così che ti ritrovi gli occhi cerchiati di nero  tipo panda. No smokey eyes! panda's eyes!
Che hai voglia a darci di struccante  bifasico, l'hai voluto l'eyeliner della MAC, che è così resistente che l'hai testato anche a una manifestazione d'estate a Roma della Cgil, che a fine giornata eri stanca e stazzonata a fare la fila per fare la pipì in autogrill, ma l'eyeliner era perfetto!
Che così da che te lo togli,e ce ne vuole,  a che ti rifai il trucco dignitoso, perdi per forza il treno!
Ecco quando ti dai l'eyeliner in queste circostanze, sappi: o perdi il treno, o ti tieni il panda!

epitafio

...nec mi(hi) sevistis requiem pectoris ul(l)a(m)
nec mortis qui cur(am) ageret

epitafio su stele di marmo, III sec. d. C.
Luni. Museo archeologico nazionale. Sezione epigrafica.

Un giorno lo incontrammo Catia ed io, mentre era a passeggio con i cani. Io mi tenni più in riserva, lei fu più socievole. Lui ci raccontò  brevemente dei cani. Proseguimmo per strade diverse. Catia ed io insieme, lui dall'altra parte.
Rivedo tutti e tre in quel tratto di campagna, dove tutto verde e cielo e ora sono rimasta solo io e i cani.

(in ambito archeologico si scrive epitafio con una sola "f")

08 febbraio 2013

sotto i portici di via XX

Percorro i portici di via XX. A Genova. Che magari di vie XX settembre ce ne sono un po'ovunque, anche a Sarzana, ne abbiamo una ,ma la vera via XX è a Genova.
E io adoro via XX. 
E dunque l'ho visto, elegantissimo , mentre stava uscendo da un caffè sotto i portici e si stava infilando i guanti. Curato e più giovane rispetto a come appare nelle foto.
Io ho rallentato il passo e a bocca aperta, le labbra vermiglie, un po'ridendo, un po'in imbarazzo, mi sono avvicinata. Roba che non ha scampo, cioè gli tocca dare udienza a una sconosciuta.
E gli ho dico che è un' emozione grandissima  poterlo conoscere perché quando io ho iniziato a lavorare lui era la nostra guida, di tutti quanti noi e gli dico pure  che "mi manca tanto!".
E poi...quello sciopero! quello sciopero indimenticabile! Sorriso compiaciuto. Se lo ricorda!
Poche frasi, uno scambio veloce, io che non voglio rubargli il tempo prezioso, una stretta di mano come congedo. Io tutta sorridente.
Lui che forse penserà  che Sergio D'Antoni o a Pietro Larizza potrebbero pure invidiargli l'entusiasmo  che lui invece riesce ancora a destare. 

07 febbraio 2013

se ti tagliassero a pezzettti...

la panchina


(post recuperato)

Arrivo alla fermata dell'autobus in dignitoso apparato scenico, anzi decisamente ricercato, insomma non vorrei procedere con le autocelebrazioni da ape regina, ma in effetti mi si nota...ora non dico che tutti i giorni sia così, però oggi accipicchia sto proprio bene!Che poi ci pensavo poco fa quando mi vestivo, che 'sta gonna mi è larga perché sono dimagrita, ma che bello essere dimagrita!
Sulla panchina della fermata bus, che qua in Apuania chiamiamo corriera, stanno seduti un signore anziano e un uomo delle mia età, di chiare origini nordafricane, che ha accanto a sé, sulla panchina, un borsone, che presumo contenga la sua merce da ambulante.
Mi vorrei sedere, ma c'è il borsone e dunque resto in piedi un po'stizzita!
E ha un bel guardarmi il tipo, voglio dire non è educato far stare in piedi una signora e tenere sulla panchina il borsone! Non mi piace questo modo di fare! Uff...
Poi penso che in quel borsone ha tutto il suo mondo e il sostentamento della sua famiglia e allora un po'mi rassereno e inganno l'attesa in piedi, specchiandomi il nasetto nel portacipria.
Arriva quindi alla fermata del bus una giovane donna, avrà 5 o 6 anni meno di me, ha un'aria vagamente esotica, nonostante la pelle chiara e ha i capelli molto scuri, lunghi sulle spalle e crespi.Indossa un delizioso giubbottino di pelle e porta dei jeans stretti le fasciano un culo che fa due province.
Il tipo piglia il suo borsone e prontamente lo mette a terra e chiede con un certo entusiasmo alla ragazza se si vuol sedere sulla panchina.
Lei declina la cortesia e restiamo entrambe in piedi in attesa del bus.

Come diceva il filosofo sofista Pitagora di Abdera : l'uomo è misura di tutte le cose.
In modo speciale delle misure delle donne.

05 febbraio 2013

c'è qualcosa di nuovo in giardino....

5fDSC05324

ma che razza di gatto sarà mai?

5fDSC05327

il frutto di un amore tra un husky e un pastore delle Apuane.

5fDSC05326

per ora, nome provvisorio LUNA.

04 febbraio 2013

Il contro in testa



Immagine-41

Nei giorni scorsi ho letto questo libro che mi ha emozionata tantissimo. 
Anch'io che sono carrarina, o meglio apuana da qualche migliaio di generazioni, so cosa significa avere "il contro in testa"! Libro bellissimo questo di Marco Rovelli! il paradigma della mia generazione, un grande passato anche scomodo alle spalle, l'oblio degli anni '80, l'idea che rivendicare  i propri diritti, denunciare la povertà  sia quasi disdicevole. 

un brano che copio dalla rete:

Sai qual è la frase migliore per definire il carrarino? Il contro in testa”.
Silvano veniva di tanto in tanto all’osteria, e mi diceva della differenza ontologica tra massese e carrarese.
“Il massese è molle. E’ rimasto sempre un contadino, servile. Il carrarino no, il carrarino non si piega, è fiero, schiena dritta. Ha il contro in testa il carrarino.”
“E che significa?”
“Per spaccare il marmo devi capire qual è la linea giusta, il suo verso. Se la segui, tagliarlo è facile. Se invece provi a tagliarlo diciamo al contrario, se vai contro il verso, non ci riesci: non c’è verso, proprio. E quello si chiama contro.
Ecco, i carrarini hanno il contro in testa, sono duri, resistono, e non c’è verso di scalfirli. Non c’è il verso, proprio.”
Il marmo è come la vita, morbido al verso e duro al contro.
“Solo che avere il contro in testa non è facile. E’ un bel fardello da portare. Che se ti trovi in periodi di piena va bene, sei un ribelle, ti unisci con gli altri e allora guai a chi vi tocca. Se Carrara è terra di anarchici ci sarà un motivo no? Ma in tempi di secca, quando nessuno ha speranze di trasformare questo mondo, allora avere il contro di testa non è bello, vai contro il tuo vicino, il tuo compagno, il tuo amico. Tutti a parlar male dell’altro, a farsi guerra l’un con l’altro. Non è bello.”
Silvano alzò il bicchiere e se lo scolò d’un sorso. Niente brindisi. “E’ un mondaccio questo. E mi sto stufando di questa terra.”

03 febbraio 2013

saldi!

al telefono:

Sara1 "hai preso qualcosa con i saldi?"
Sara2 "poca roba! ho preso un piumone, un paio di guantini, una maglietta"
Sara1 "io ho preso un paio di scarpe e...una vestaglia!"
Sara2"Una vestaglia?!" 
Sara1"Si, sai ho freddo, quando mi alzo. Sai è azzurra petrolio, di quelle corte, un po'come quelle dall'estetista"
Sara2"Ah, ma è di quelle vestaglie carine?!" 
Sara1"E certo!mica ne comperavo  una di quelle di flanella, lunghe, modello Pina Fantozzi!"
Sara2"No,quelle no!Sono terribili!"
Sara1"Si, quelle vestaglie lì fanno scappare anche quelli di Lotta Comunista che ti vengono a suonare alla porta!"

Apua

3fDSC05317 Questa è Apua, la mia splendida cagnolina. E'con noi da sette meravigliosi anni, cioè a quando l'abbiamo adottata tramite l'associazione Save the Dogs. Apua era una randagia di Bucarest, una cioè di quelle migliaia di cani, che ogni giorno devono combattere contro la fame e difendersi dalla cattiveria dell'uomo, in tante parti 'Europa compreso in casa nostra. Lei mi è stata consegnata, già sterilizzata, con il nome di Ela, ma a me quel nome diceva poco, così piccolo e breve. E così sulla via del ritorno in auto, passavo in rassegna i vari nomi e mi è venuto in mente Apua, in omaggio alla mia terra e alla sua popolazione, i Liguri Apuani, o Apua che dir si voglia. Un nome fiero e indomito per la mia piccina! e ogni tanto racconto la sua storia di ex randagetta rumena, oggi cane felice, sperando che in fondo in fondo possa convincere qualcuno, che nei canili, nei rifugi dove si tira avanti solo grazie al'attività dei volontari, c'è un mondo d'amore che ci aspetta!