31 marzo 2013

Solo uomini per il Presidente!

12 saggi, 12 uomini.
Evidentemente non esistono in questo Paese donne sagge che meritino la stima del nostro vegliardo Presidente.
Ma noi speriamo davvero che a salvarci sia questa politica vecchia e maschilista??!

In merito segnalo il post di Marina Terragni



Buona Pasqua!!!

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28 marzo 2013

mandiamola nell'iperspazio!!!

mandiamola nell'iperspazio! vaporizziamola!!!sommergiamola di buuuuuuu!!!!
con un colpo di mouse e la nostra adesione, spazziamo via la svergognatissima pubblicità che scimmiotta un femminicidio!
La petizione è QUI!!!


Ambizione personale

"Parlare con la mia voce : il massimo. Di più, altro, non ho voluto." 
in Cassandra di Christa Wolf


25 marzo 2013

il conte zio


- Se lei sa positivamente, - disse il provinciale, - che questo religioso abbia commesso qualche errore (tutti si può mancare), avrò per un vero favore l'esserne informato. Son superiore: indegnamente; ma lo sono appunto per correggere, per rimediare.
- Le dirò: insieme con questa circostanza dispiacevole della protezione aperta di questo padre per chi le ho detto, c'è un'altra cosa disgustosa, e che potrebbe... Ma, tra di noi, accomoderemo tutto in una volta. C'è, dico, che lo stesso padre Cristoforo ha preso a cozzare con mio nipote, don Rodrigo ***.
- Oh! questo mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace davvero.
- Mio nipote è giovine, vivo, si sente quello che è, non è avvezzo a esser provocato...
- Sarà mio dovere di prender buone informazioni d'un fatto simile. Come ho già detto a vostra magnificenza, e parlo con un signore che non ha meno giustizia che pratica di mondo, tutti siamo di carne, soggetti a sbagliare... tanto da una parte, quanto dall'altra: e se il padre Cristoforo avrà mancato...
- Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo... si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest'urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire. Mio nipote è giovine; il religioso, da quel che sento, ha ancora tutto lo spirito, le... inclinazioni d'un giovine: e tocca a noi, che abbiamo i nostri anni... pur troppo eh, padre molto reverendo?... [...]
E quando il conte ebbe finito, e messo un lungo soffio, che equivaleva a un punto fermo, - intendo benissimo, - disse il provinciale, - quel che il signor conte vuol dire; ma prima di fare un passo...
-È un passo e non è un passo, padre molto reverendo: è una cosa naturale, una cosa ordinaria; e se non si prende questo ripiego, e subito, prevedo un monte di disordini, un'iliade di guai. Uno sproposito... mio nipote non crederei... ci son io, per questo... Ma, al punto a cui la cosa è arrivata, se non la tronchiamo noi, senza perder tempo, con un colpo netto, non è possibile che si fermi, che resti segreta... e allora non è più solamente mio nipote... Si stuzzica un vespaio, padre molto reverendo. Lei vede; siamo una casa, abbiamo attinenze...- Cospicue.
- Lei m'intende: tutta gente che ha sangue nelle vene, e che, a questo mondo... è qualche cosa. C'entra il puntiglio; diviene un affare comune; e allora... anche chi è amico della pace... Sarebbe un vero crepacuore per me, di dovere... di trovarmi... io che ho sempre avuta tanta propensione per i padri cappuccini...!

23 marzo 2013

L'uomo più sfigato del west, ovvero della colomba

Dell'uomo più sfigato del west ho già parlato QUI e poi QUI , descrivendo le sue abitudini che sono in continua evoluzione, praticamente se una volta andava in giro per Sarzana avendo sempre del tempo da perdere, con il passare degli anni, cioè avanzando l'età, anche per proteggersi dalle intemperie presumo, ha preso residenza fissa nella locale ipercoop, dove stasera,mio malgrado, l'ho beccato!
Anzi no, m'ha beccata lui, perché l'uomo più sfigato del west ha il radar incorporato (ficcato su per il xxxxxx, almeno spero!), che così non appena la sventurata di turno si profila all'orizzonte, lui si cala repentinamente, come Guccio Imbratta sulla Nuta.
E io ero  innanzi a torri di scatole di colombe pasquali innalzate tra gli scaffali dell'ipermercato, mica per altro ne volevo giusto comperare un paio ed ero lì a sceglierle "Saraaaaaa!Come staiiiii?". E io che mentre impreco mentalmente, cerco di tagliare corto"devo comperare due colombe". E lui  "ma non le comperare adesso, comprale tra una settimana che costano di meno!!!"
Mi devo addirittura giustificare..."ma a me servono ora, cioè le devo portare dai miei colleghi lunedì"
E lui "Saraaaaaa! ma dove lavori?!" Si, stai fresco se aspetti che te lo dico e dunque  farfuglio qualcosa circa il fatto che i miei colleghi sono a Genova e certo, col cavolo che ti vengo a dire dove lavoro, che poi come minimo me lo ritrovo lì a farmi fare delle figuracce!
"Che brava...ma fai avanti e indietro tutti i giorni da Genova?"  Io continuo a mentire senza remore "si! si vado a Genova in treno".
"Ma ogni tanto ti fermerai a Genova,vero?" "Senti io devo scegliere le colombe..."
"E non  le comperare le colombe!!! lo sai che hanno le uova tra gli ingredienti" e mentre io lo guardo ormai attonita, lui continua "chissà che uova ci mettono dentro!Ti ricordi quella volta che hanno trovato le colombe fatte con le uova marce?" No, non me lo ricordo affatto e ancora "ma tu abiti in campagna vero, tu non ne mangi di queste schifezze, vero?
Lui continua a parlare a raffica e poi a un tratto rallenta e lo sguardo si fa serio  "hai una cosa sulla gonna, lì, non ti voglio toccare", già è un gentiluomo. E in effetti sul fianco destro della gonna mi vedo una piumetta insignificante, che penso che intanto mi avrà fatto le radiografie.
"Senti io devo comperare due colombe..."... non vuol proprio capire "E tuo fratello come sta? salutamelo un po'! eh, forte tuo fratello! ci va sempre in bicicletta?" Quando inizia a chiedermi di mio marito, sbotto risentita "hai finito l'interrogatorio?"
"Saraaaaa! scusa, scusa! vado via! " fa la vittima "scusa Sara se ti ho dato noia, eh". Ma io non lo degno più nemmeno di uno sguardo e infilo nel carrello una colomba con i canditi e una senza.


You, wind of March


di Cesare Pavese

Sei la vita e la morte.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda -
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
- anemone o nube -
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.

Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torbido sogno,
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.

Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d'aurora.
Sangue di primavera,
tutta la terra trema
di un antico tremore.

Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera.

a Veronica

ti stai per laureare, sei stata brava! mi sembra ieri che ti davo lezioni di filosofia, ma era un po'una scusa per starti accanto.
Mi sei venuta a cercare tu, perché hai trovato una lettera che io scrissi a tua madre e sei venuta a chiedermi di lei, volevi arricchire lo scrigno dei tuoi ricordi di bimba, con qualche nuovo, prezioso ricordo.
E io che ho richiamato alla mente un'immagine di te bambina di quatto anni, sui banchi della chiesa e un giovane uomo in lacrime, tuo padre, ti ho raccontato di lei, Rita. E il mio ricordo di tua madre, di quella ragazza sorridente, solare, pulita, che sembrava uscita da un film degli anni '50.
Ma sul lavoro era competente, rigorosa e ferma. 
E la mia memoria va a un giorno in cui un utente mi trattò male, in modo sgangherato, solo per farsi vedere da un suo cliente, che lui poteva dire che gli statali "rubano lo stipendio".
E quando quello di lì a pochi giorni capitò allo sportello dell'ufficio postale, tua madre gli ricordò l'episodio e disse a quel tale che io mi dovevo muovere nel rispetto delle leggi e non dei suoi capricci.
Avevo 22 anni e un contratto a tempo determinato e da allora non ho mai dimenticato il fatto che tua madre mi avesse difeso.
Tu eri nei suoi racconti, negli episodi delle vostre vacanze, nel tuo coniglio nano, nei cenni al matrimonio felice che aveva con tuo padre, con il quale una volta che sei cresciuta, ti è diventato talvolta impegnativo andare d'accordo.
Per il resto sei cresciuta splendidamente in tutto, cioè in bellezza, impegno, intelligenza e rigore morale, così che penso che tua madre che è mancata troppo presto, una volta che è diventata un angelo, ti ha colmato di tutti i doni che ti poteva dare. 
E ha fatto il dono a entrambe di farci incontrare. E allora quando è capitato che in giro per negozi ci scambiassero per madre e figlia, non ho voluto puntualizzare la verità, ma piuttosto mi sono compiaciuta di quell'innocente equivoco, perchè sai che sarei assolutamente orgogliosa di avere una figlia come te.

22 marzo 2013

lessico apuano

(si, lo so che è un post un po'triviale, ma sono alcune espressioni che ricorrono nel mio territorio)

è come fare una s...a a un morto
si dice di azione frustrante, protratta senza conseguimento di risultato

ha visto la potta al lupo
è arrivato vicinissimo a una situazione di pericolo, ovvero, l'ha scampata!

ha più corni che un cesto di lumache
il di lui/lei consorte non ha una condotta esattamente irreprensibile

chi ha figlioli in fascia, non può dire né puttana né bagascia
non bisogna criticare i  figli dei conoscenti quando sbagliano

confonde c....zi con salami!
non ha il senso critico per valutare/distinguere  cose e situazioni

non sa fare un O con il culo
è un completo incapace


21 marzo 2013

Primavera non bussa, lei entra sicura...

Oggi è il primo giorno di primavera e c'è anche il sole!
vorrei caricare nel post  la mia canzone, cioè SARA di Venditti, ma vado di fretta, che è un po'da sempre che mi sento dire "Sara, svegliati è primavera!".
Ogni tanto, soprattutto ultimamente, mi sono anche sentita dire "benvenuta sulla Terra!", questo è accaduto perchè cercavo tra i miei compagni la condivisione ai valori Di Vittorio e invece mi sono imbattuta nell'amicizia in facebook al PD di Bersani.
E comunque il fatto che sia arrivata la Primavera, è un piccolo anticipo di felicità per tutti. Io penso al mio giardino, che a giorni inizierà a straripare di fiori e di colori.
Che poi se ci fate attenzione, noi donne quando arriva la Primavera, diventiamo sempre un po'più belle, assumiamo una luce speciale negli occhi, una luminosità più calda nell'incarnato del viso.
O meglio, questo succede solo alle donne belle nell'animo, in primis alle femmine giardinicole!
E allora buona Primavera a tutti e mi raccomando, coltivate solo cose belle!

Sara

17 marzo 2013

Hermodactylus tuberosus ovvero Iris tuberosa

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Miro, gatto amoroso

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Un giorno d'estate di due anni fa l'ho trovato in un cespuglio  a margine di un campo sportivo: era un cucciolotto di un mese o poco più, zeppo di pulci e parassiti, ma con un carattere ben determinato.
Lì per lì quando lo vidi, si che io ho un debole per i gatti bianchi e neri, ma ho pensato che era pure bruttino.
Il tempo e soprattutto l'amore quotidiano, ne hanno fatto un bel gatto, anzi direi decisamente un gatto speciale.

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Giacinti blu

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Puntuali sono tornati a fiorire in giardino i giacinti, come sorprese che spuntano dalla terra. 

16 marzo 2013

una bambina

Questo blog ha già qualche anno, quindi credo di aver già raccontato di questo giorno.
Ero andata a Spezia con mia madre. Mi piaceva andare nella città, c'erano automobili importanti, lunghe lunghe e negozi di giocattoli le cui vetrine  mi facevano sognare.
E poi andare in città voleva dire fare colazione al bar e mangiare un cornetto con la marmellata, che 35 anni fa te li davano freschi, non pre-confezionati come fanno oggi.
E in quel bar dove stavamo facendo colazione la mia mamma ed io, quella mattina entrò un uomo e disse al barista che avevano ucciso 5 carabinieri.
Ancora oggi, a distanza di tanti anni, ricordo la normalità con cui da bambina accolsi quella notizia, tanto era permeata di violenza l'atmosfera di quegli anni.
Negli anni che si sono succeduti, non ho mai dimenticato a modo mio, di riflettere  su  questa data , sui miei ricordi di quel giorno, sulla tragedia di quelle vite spezzate per sempre e sul dolore infinito di chi, con un atto di barbarie, è stato privato degli affetti più cari.

13 marzo 2013

ogni tanto ne ho bisogno

Ogni tanto ho bisogno di rileggermi questa poesia di Montale, credo mi faccia bene, come una carezza allo "sciame irrequieto" dei miei pensieri.
Visivamente, non nei miei ricordi, ma nel mio immaginario,  la mia casa dei doganieri è un edificio abbandonato che s'incontra lungo il sentiero che da Montemarcello porta a Punta Bianca. Una casa abbandonata che sorge (o sorgeva, chissà?) in una piazzola affacciata meravigliosamente sul Golfo dei Poeti. Intorno i cisti dal fiore bianco e tra le rocce la ruta riscaldata dal sole, diffonde il suo profumo più intenso. 



La casa dei doganieri

Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.

Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende ...)
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.

Eugenio Montale

10 marzo 2013

l'imminente primavera

Ho visto che in giardino sono spuntati i giacinti.
Nonostante questi giorni di pioggia che sembrano non avere fine, la stagione incalza, la Natura già sveglia da un po', prosegue secondo il suo corso migliore.
Una mattina ho trovato perfino un vecchio gatto certosino davanti alla porta della veranda, nonostante gli anni non ha rinunciato alle battaglie notturne per procurarsi l'amore, salvo poi dimenticarsi la strada di casa. L'ho preso in braccio e l'ho riaccompagnato io stessa.
Tutto torna . Solo noi ci siamo un po'persi in questa parte dell'anno, forse la più dura, perché siamo stanchi di pioggia e provati dalle incertezze.

04 marzo 2013

Cerca qualcosa?

In tanti anni di lavoro al pubblico mi è sempre piaciuto farmi avanti innanzi ai potenziali "clienti", che poi in una realtà statale  sarebbero "utenti", insomma mi è sempre un po' garbato  invogliare  le persone a visitare il mio museo, anche quelli che capitano lì per caso, perché magari non vengono questa volta , ma poi gli si può far sorgere la curiosità di ritornare.
Che non è che ci paghino a peso o a cottimo, anzi meno gente c'è, meno si lavora. 
Però ho sempre pensato che gli interessi del mio posto di lavoro fossero i miei interessi.
E così più e più volte  al profilarsi  di potenziali visitatori in prossimità dell'ingresso,  ho trovato opportuno avanzare verso di loro  e chiedere garbatamente "Posso esservi utile?". 
Ecco ora io credo di averlo scritto tante volte a zonzo in rete, che questa crisi economica è in primo luogo una crisi morale e che c'è pieno di gente che pretende di lavorare senza averne la professionalità. 
Io sono una che quando faccio acquisti ho bisogno di entrare in sintonia con chi vende, all'occorrenza voglio essere anche in condizioni di entrare in un negozio e non acquistare niente, ma magari se trovo competenza e garbo, tornerò per un altro acquisto.
Se mi imbatto nella venditrice brava,che sa spiegarmi le potenzialità di un prodotto, piuttosto che un altro, se me lo fa provare, se valuta lei stessa, io mi fidelizzo!
E dunque boicotto senza remore  quegli esercizi commerciali in cui entro, mi guardo intorno , perché cavolo sono in giro a fare shopping e mi sto rilassando e a un tratto, dopo uno scambio di occhiate tra di loro, una delle commesse esordisce con voce acidula : "Cerca qualcosa?!"


03 marzo 2013