Modero quando posso. In questo periodo posso connettermi a
fatica, per di più attraverso un tablet, che è carino, ma non adatto alla
redazione di un blog.
La rete tuttavia mi manca fino a un certo punto e forse il
silenzio obbligato a cui mi costringono mere circostanze logistiche, è anche un
bene per la sottoscritta, insomma un esercizio forzato d'umiltà,
d'autocontrollo. E pertanto adesso
scrivo, ma non so quando potrò postare e dunque questo è un post in differita.
Così, senza rete, accade che mi vengano in mente argomenti
di cui scrivere nel blog, se non che quando ho modo di buttarli giù, come dire,
vergarli sulla tastiera, me li sono già scordati.
Non più di 10 giorni fa avevo scritto un post, che era una
sorta di bilancio di fine anno, mi ero portata avanti con il lavoro, convinta
che da qua a fine anno non potesse più accadere niente di notevole, insomma per
quest'anno credevo di essere incorsa in un numero sufficiente di eventi
impegnativi, ma mi sbagliavo di brutto.
Il titolo di questo post non ha pertinenza con il contenuto del medesimo, o forse si, in ogni caso è un omaggio a Calvino, il grande padre di noi Liguri, quindi un personaggio femminile del Barone Rampante.